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Torrino: l’impianto sportivo di via Fiume Giallo cade a pezzi

Al centro di un contenzioso l'impianto del Torrino, assegnato, e mai messo in funzione. Cimini(Pdl): "L'ultima volta che sono entrato, vi pioveva copiosamente dentro"

C’è un impianto sportivo, al Torrino, del quale si parla sempre poco.  Si tratta della struttura di via Fiume Giallo su cui, anni fa, si scatenò un contenzioso che vide prevalere la società sportiva dilettantistica Algarve.

UN’INSPIEGABILE CHIUSURA - All’epoca, avendo vinto un ricordo al TAR ed uno al Consiglio di Stato, l’Algarve riuscì ad ottenere dal Comune di Roma l’assegnazione dell’impianto  del Torrino Sud, che però aveva subito, anche a causa della prolungata chiusura, gravi danneggiamenti. Abbiamo cercato di comprendere perché, da allora, nulla sia ancora cambiato. “Per quale motivo quell’impianto resta ancora chiuso sarebbe interessante saperlo visto che, fino ad oggi, la società sportiva affidataria, l’Algarve, non ha ancora comunicato i tempi certi su quella che potrebbe essere l’apertura – ci spiega Massimo Cimini, Consigliere Pdl membro della Commissione Sport - Reputo questa una sconfitta della maggioranza che governa per il municipio ma anche per il comune di Roma, poiché la competenza della struttura è del Dipartimento Sport di Roma Capitale”.

LA DEVASTAZIONE DELLA STRUTTURA - Ci fu un periodo, nella primavera del 2011, in cui sembrava che si fosse vicini all’apertura dell’impianto. “Due anni e mezzo fa, andai lì per un’inaugurazione durante la quale, restando nel cortile esterno e scambiando due tiri a basket, sembrava che si fosse ad un passo dal cominciare ad usarlo. Ma ad oggi – riconosce Cimini – non è cambiato proprio nulla”. Qualche piccolo intervento, in verità, è stato compiuto. “L’erba fuori è stata tagliata la scorsa settimana, dopo mesi d’incuria totale” ricorda Cimini. Ma la parte che desta maggiori preoccupazioni, è quella interna: “l’ultima volta che siamo entrati – riprende la descrizione il Consigliere -  abbiamo constatato essere stati divelti tutti gli accessori dei bagni, diverse porte, l’impianto elettrico. Dentro vi pioveva in maniera abbastanza copiosa ed alcuni accessi erano risultati forzati dall’esterno all’interno. Il verde, inoltre, è totalmente nel degrado come anche gli impianti dis upporto come la rete perimetrale, piuttosto che gli infissi, gli accessi, le luci di sicurezza”.

LE RISPOSTE DISATTESE - Quello che il Consigliere Cimini descrive, è chiaramente l’impressione di chi, avendo avuto la possibilità di varcare la soglia di accesso dell’impianto, ha potuto vederne le condizioni. “Reputo particolarmente strano che, sebbene i residenti continuino a chiederne lumi, nessuno abbia preso la palla al balzo per andare a sollecitare il Dipartimento Sport per ottenere eventuali delucidazioni”. Ed in effetti, anche recentemente, Cimini aveva tentato di  rilanciare la proposta di un tavolo tecnico. “Quello che a me spaventa – conclude il Consigliere Pdl – non sono le risposte alle domande, ma la mancata interlocuzione di chi, magari, non mi riceve oppure ti guarda basito, scrollandosi le spalle”.

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