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Formula E: rimosso l'asfalto dai sampietrini, l'Eur ritorna alla normalità

Per la futura edizione i residenti chiedono maggiore coinvolgimento

I riflettori della Formula E si sono spenti da alcuni giorni. Il successo della manifestazione sportiva è stato tale da spingere l'amministrazione cittadina e gli organizzatori dell FIA, a sottoscrivere un accordo di altri cinque anni. Non è scontato però che, la prossima edizione dell'E-Prix, debba corrersi all'Eur. Per stabilire dove sarà allestito il futuro circuito, vale la pena valutare anche quali sono state le eredità lasciate dal vecchio.

Rimosso l'asfalto dai sampietrini

Nella mattinata di venerdì 20 aprile alcuni consisglieri di Roma Capitale, insieme ad una piccola delegazione cittadina, hanno effettuato un sopralluogo. "Abbiamo controllato le condizioni delle strade intorno al Palazzo dei Congressi ed abbiamo così verificato che l'asfalto è stato correttamente rimosso dai sampietrini" spiega Paolo Lampariello, presidente dell'associazione Ripartiamo dall'Eur.

Il ritorno alla normalità

Il quartiere del Pentagono è stato protagonista, nelle ultime ore, di un'intensa attività di disallestimento. Dopo le tribune, i cordoli e le transenne, si attendeva con trepidazione il ritorno alle antiche condizioni del selciato di viale Civiltà Romana e delle strade situate alle spalle dell'area museale. Operazione conclusa. "Probabilmente restano solo alcuni piccoli ritocchi. Ad ogni modo mi sembra che il ritorno alla normalità, per quanto osservato, stia procedendo in maniera lineare" testimonia Lampariello.

In previsione del prossimo E-Prix

La possibilità di replicare il grande successo della prima edizione nel quartiere razionalista progettato da Piacentini, passa quindi anche per il rispetto della aspettative di chi abita o lavora all'Eur. "Durante i giorni precedenti all'E-Prix – ricorda Lampariello – i commercianti della zona, hanno lavorato pochissimo. Mi riferisco soprattutto a quelli sul versante della basilica di San Pietro e Paolo, che si sono trovati in condizioni di semi-isolamento". Si tratta degli esercenti e dei professionisti che operano tra viale Tupini, viale Europa e viale Beethoven. "Per la prossima edizione – conclude il presidente di Ripartiamo dall'Eur – suggerirei di coinvolgere per tempo i residenti ed i titolari delle attività che insistono nel quartiere". Un appello da cogliere. Possibilmente con il dovuto anticipo. 

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