Tor Chiesaccia: il Comitato di Quartiere chiede spiegazioni sul nuovo cantiere
Il Comitato di Quartiere scrive al Municipio, ai Vigili al Dipartimento IX di Roma Capitale ed alla Regione per avere informazioni in merito al cantiere sorto in prossimità della Tor Chiesaccia
Anche il Comitato di Quartiere di Fonte Laurentina, nella persona del suo Presidente, il dottor Alessandro Recine, sta cercando di avere informazioni in merito alla cantierizzazione dell’area limitrofe a Tor Chiesaccia.
LA NUOVA AREA DI CANTIERE - “Da alcune settimane è stato aperto un nuovo cantiere in prossimità del sito medievale della Tor Chiesaccia; detta area – specifica Recine - è stata delimitata con bandoni metallici ondulati, serrati tra loro per l'intero perimetro. All'interno dell'area sono presenti macchine escavatrici e di movimentazioni terra e relative maestranze che stanno dando corso a lavori di sbanco”.
LE DELIBERE E LE DISTANZE - Fin qui, dunque, sembrerebbe confermata l’indiscrezione secondo la quale si è proceduto a cantierizzare l’area. Come fa notare il Presidente del Comitato di Quartiere “Il cantiere è ubicato all'interno dell'area destinata alla lottizzazione privata ad opera del consorzio Tor Pagnotta 2 ed il relativo permesso di costruire dovrebbe tenere presenti le prescrizioni dettate con le delibere comunali llT. 37/2003 e 148/2005. Nelle citate delibere l'area di cantiere è inclusa all'interno delle zone destinate a verde pubblico ed inoltre, nella delibera 148/2005, pag 3, al punto 4 viene testualmente specificato che è stata eseguita ‘la traslazione di alcuni comparti fondiari per consentire che gli edifici siano a maggiore distanza dalla esistente torre medievale della Chiesaccia’”.
RICHIESTA LA VERIFICA DEI PERMESSI - Si evince, dalle parole sin qui riportate, la preparazione del Comitato di Quartiere, probabilmente preoccupato dal fatto che sia cominciata una nuova cementificazione. Ad ogni modo, la lettera firmata dal dottor Recine, si conclude con un appello “Si chiede di verificare se il permesso di costruire rilasciato dalla Pubblica Autorità sia conforme alle prescrizioni normative dettate dall'ente territoriale con le citate delibere del Consiglio Comunale di Roma Capitale e più nello specifico con la normativa regionale e nazionale a tutela dei beni archeologici e paesaggistici”.