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Eur Torrino / Via Paride Stefanini

L'asilo nido costruito nel parco e mai completato ora viene demolito

La struttura, realizzata come opera a scomputo per la costruzione della Sky Tower all'Eur, viene abbattuta a causa del livello di rischio idrogeologico dell'area dove insiste il fosso di Vallerano

Più di un milione di euro per realizzare un asilo nido su un'area a rischio idrogeologico, oltre 300.000 euro per abbatterlo. In nessuno dei due casi i soldi sono stati spesi dall'amministrazione pubblica, ma nel primo l'opera era prevista come scomputo per la costruzione dell'Europarco al Castellaccio: abitazioni private, uffici, centri sportivi, la Eurosky Tower di 120 metri dove hanno abitato anche Francesco Totti e Ilary Blasi, il centro commerciale Euroma 2. Da circa una settimana le ruspe stanno demolendo la struttura. 

L'asilo costruito troppo vicino al fosso di Vallerano

Una novità arrivata a dieci anni di distanza dal cambio di classificazione idrogeologica del fosso di Vallerano, uno dei sei corsi d'acqua di Roma e che nel suo caso affluisce nel Tevere, passato da R3 a R4 quindi "rischio molto elevato". In questi casi è vietato dalla normativa costruire alcunché nelle aree immediatamente limitrofe e l'asilo nido (che avrebbe dovuto essere comunale), inserito nell'area del parco del Castellaccio, su via Paride Stefanini, è stato bloccato. Per anni è rimasto abbandonato, meta anche di sbandati e luogo di bivacchi, poi chiuso per motivi di sicurezza.

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Ora la demolizione, ma i cittadini aspettano l'apertura del parco Castellaccio

Adesso la Silver Fir Capital SGR si sta occupando delle operazioni di demolizione, ripristino ambientale e movimentazione di terra con un investimento di poco più di 300.000 euro. Nel frattempo i cittadini si chiedono quando aprirà il parco tanto atteso, previsto dal progetto di urbanizzazione del Castellaccio e la cui apertura era stata fissata ufficiosamente per gennaio 2023 dall'assessore all'urbanistica Maurizio Veloccia, in occasione dell'inaugurazione de La Vaccheria a poca distanza: "Ad oggi è tutto fermo - fa sapere Antonio Francesconi, presidente del comitato di quartiere - a parte la demolizione non vediamo altri movimenti. Qui stiamo aspettando diverse cose da tempo, come il ripristino dell'area ludica di via Bilbao e l'installazione dei dossi a viale Avignone". 

Il Pd: "Siamo in fase di acquisizione dell'area dalla proprietà"

"Siamo in fase operativa, il municipio sta prendendo in consegna il parco - fa sapere a RomaToday Manuel Gagliardi, presidente della commissione ambiente e urbanistica del IX municipio - ci vorrà però ancora qualche mese. L'obiettivo è che il parco sia fruibile dalla cittadinanza entro l'estate, ma preferisco essere cauto. L'asilo? Faremo in modo di recuperare gli oneri che sono stati spesi per realizzarlo e utilizzarli altrove, per fortuna non è mai stato collaudato. Purtroppo, con l'innalzamento del rischio idrogeologico, nessuna opera può essere realizzata. La Regione ha stanziato 14 milioni di euro per innalzare gli argini, quindi la messa in sicurezza c'è. Ovviamente per considerare l'apertura del parco dovremo aspettare che la Regione prenda in carico il sistema di telemetria, che è un rilevamento a distanza per monitorare il rischi idrogeologico". 

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