Discarica Falcognana, Spadaro: “Ora si sequestri l’area”
Arrivata l’attesa risposta dal Ministero per i Beni e le Attività Produttive. Spadaro: “Se le opere sono abusive, vanno sequestrate come si fa per qualsiasi altro cittadino”
E’ passato poco più di un mese dalla richiesta avanzata al Mibac, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da parte del Comitato Verde Urbano. In quell’occasione, eravamo a fine ottobre, Matilde Spadaro, presidente del Comitato, chiedeva “se vi siano state autorizzazioni pregresse da parte del Ministero, per gli scavi in corso, soprattutto a far data dall’apposizione del vincolo Bondi, e di quale natura esse siano”. Gli scavi in questione, riguardavano l'ampliamento di una terza vasca nell'area dov'è presente la discarica dell'Ecofer.
AUTORIZZAZIONI E VINCOLI - Il Mibac ha risposto, e lo ha fatto sapere a Regione, Comune ed ovviamente Municipio. Quegli scavi sono “opere abusivamente realizzate , in contrasto con la tutela dei Beni paesaggistici poiché non conformi alla disciplina d'uso del paesaggio di rilevante valore” come riporta in un articolo La Repubblica. “Per me, che ho richiesto e partecipato al sopralluogo e ora, a seguito del parere del Mibac relativo ad opere ritenute abusive in corso, è giunto il momento di chiedere il rispetto degli adempimenti di legge e quindi di porre sotto sequestro il cantiere – sottolinea Matilde Spadaro, portavoce del Comitato per il Verde Urbano.
IL RISPETTO DELLA LEGGE - “Non si può pensare di mettere la testa sotto la sabbia o di utilizzare pesi e misure diverse – prosegue Spadaro - Se le opere sono abusive vanno sequestrate a norma del codice di procedura penale e come si farebbe per qualunque altro cittadino. Per questa ragione, ritengo che sia doverosa una risposta in tal senso immediata ed urgente da parte in primis delle forze dell’ordine preposte e di tutte le istituzioni. Non sono disposta ad accettare, e così come me i cittadini del Divino Amore, che si faccia ancora il gioco delle tre carte e che le istituzioni giochino sulle parole scaricando ognuno le responsabilità sulle altre”.
LA RESPONSABILITA' DELLA POLITICA - Vittoria dei cittadini e dei comitati, che hanno sempre rivendicato l’esistenza di un vincolo integrale sull’area. “Dicevamo che l’area era in zona di vincolo ed avevamo ragione – ricorda Matilde Spadaro – abbiamo chiesto chiarezza sulle autorizzazioni in corso ed abbiamo avuto un parere importantissimo, a questo punto le istituzioni si decidano a fare quello che devono fare! L’assunzione di responsabilità vale per tutti a tutti i livelli. Se di abuso si tratta l’abuso va perseguito a termini di legge come per qualunque altro cittadino”.