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Venerdì, 19 Aprile 2024
Eur Laurentina / Via Matteo Bartoli

I detenuti puliscono l'area verde, Raggi ringrazia ma dopo un mese non raccoglie neanche gli sfalci

Nessuno provvede a completare l'intervento di manutenzione messo in campo dai detenuti di Rebibbia. Santoro: "Peccato, così si perde credibilità agli occhi dei cittadini"

Il parco di via Matteo Bartoli è stato sfalciato il 2 luglio. L'area verde di Giuliano Dalmata, da un mese esatto, è stata tirata a lucido dai detenuti di Rebibbia. L'iniziativa, raccontata dall'occhio attento delle telecamere, ha registrato anche la presenza della Sindaca Raggi.

Gli sfalci mai rimossi

In un video girato in occasione dell'intervento manutentivo, la prima cittadina si è mostrata molto soddisfatta e così anche i cittadini. Spente le telecamere e terminato il sopralluogo, il parco è stato velocemente dimenticato. Al punto che oggi, ad un mese di distanza, l'operazione non è stata completata. Nessuno ha infatti provveduto a rimuovere gli sfalci ed i rami potati che ancora oggi formano dei cumuli.

Quali rischi a lasciare i cumuli lì?

"E' pericoloso, perchè sono secchi e potrebbero prendere facilmente fuoco" fa notare Andrea Santoro. L'ex presidente del Municipio IX ha raccolto la segnalazione di alcuni residenti e si è recato sul posto per documentare, ad un mese di distanza, quale siano le condizione dell'area verde. "L'iniziativa messa in campo era decisamente lodevole, ma sarebbe stato opportuno dedicarle una maggiore attenzione. Non si è fatto e così c'è anche il rischio di screditare, agli occhi dei cittadini, il lavoro svolto dai detenuti".

Il necessario supporto di Ama e Servizio Giardini

A ben vedere non erano i detenuti a dover provvedere alla raccolta degli sfalci. "Quando ero presidente, organizzavamo un'iniziativa che si chiamava Civico9. In quel caso partecipavano i cittadini ma, i loro interventi, venivano sempre completati da Ama o Servizio Giardini, incaricati di raccogliere. In questo caso non si è fatto". E questo, chiaramente, ingenera tutta una serie di conseguenze. I cumuli secchi di foglie e rami alimentano il rischio degli incendi. I residenti perdono fiducia su quel tipo d'intervento, realizzato grazie all'accordo sottoscritto da Roma Capitale con il Ministero di Grazia e Giustizia

A telecamere spente

"Immagino, perchè ci sono passato, che il presidente Dario D'Innocenti sia già stato sommerso dalle email degli abitanti preoccupati. Purtroppo anche lui è vittima di questa disattenzione da parte del Campidoglio". In definitiva l'intervento, perchè funzioni, è necessario che sia seguito anche dopo. Quando le telecamere si spengono ed i like sulle dirette facebook cessano di arrivare. Il lavoro dell'amministrazione è fatto anche di questo. Non soltanto di sopralluoghi più o meno improvvisati.

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