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Municipio XII: istituita la Commissione Riforme Istituzionali. Ed è subito polemica

Nonostante sia stata istituita in Consiglio Municipale, la Commissione Riforme Istituzionali, appena creata, viene travolta dalle polemiche. Per il Presidente del Consiglio Municipale " è stata votata dagli stessi che la disconoscono"

Alcune volte è complicato descrivere le scelte dei nostri amministratori. Probabilmente perché, talvolta, non sono chiare nemmeno a coloro che le intraprendono. E’ di queste ore, la notizia, che è stato nominato il Presidente della Commissione Riforme Istituzionali di Roma Capitale, nella persona del Consigliere API Antonio Scielzi.
 

Nasce la Commissione Riforme Istituzionali su Roma Capitale.  L’istituzione della Commissione, invece, era stata presentata in questo modo, stamane,  dal consigliere PdL De Iuliis “In un momento così importante e delicato per la città di Roma, che vedrà modificati i poteri, i confini ed il numero dei municipi, abbiamo ritenuto importante istituire questa commissione, di durata temporanea, per mettere a punto una proposta concreta che parta dall'amministrazione più prossima ai cittadini” spiegava il Capogruppo Pdl in Municipio, che immediatamente aggiungeva “Troppo spesso ci siamo visti calare dall'alto decisioni che non hanno tenuto conto dei bisogni effettivi del territorio e che di certo non hanno reso più efficiente l'attività dell'amministrazione municipale.I Municipi hanno bisogno di maggiore spazio di azione politica - concludeva De Iuliis  - pertanto  presenteremo all'assemblea capitolina la nostra proposta”.
 Ora, analizzando l’immediata risposta della controparte politica, ovvero dell’opposizione di centro sinistra rappresentata da Matilde Spadaro (Sinistra e Arcobaleno) Vincenzo Vecchio (ex Pd) Andrea Santoro e Giuseppe Contenta, rispettivamente coordinatore e capogruppo PD, si poteva facilmente riscontrare una diversa, assolutamente lecita, posizione in merito alla scelta di realizzare la Commissione Riforme Istituzionali per Roma Capitale”

Centrosinistra attacca l'istituzione delle Commissione. “Con una manovra di lacrime e sangue e il bilancio al lumicino nel Municipio XII, il Pdl, con la partecipazione dell’Udc  e dell’Idv, istituisce la commissione speciale su ‘Roma Capitale’. Si tratta dell'ennesimo spreco di denaro pubblico”  denunciano i consiglieri municipali Contenta, Santoro, Spadaro e Vecchio in una nota diffusa a mezzo stampa.  “E’ come se per studiare i decreti su Roma Capitale ci fosse bisogno di una commissione apposita e che rappresenta un costo notevole, circa 1000 euro a seduta,  per le casse capitoline. Non ha senso! Tra l’altro nel Municipio una commissione che si dovrebbe occupare di ‘decentramento’ c’è già da ben da quattro anni. Per questo motivo – continuano i quattro - noi consiglieri insieme agli altri colleghi del Pd abbiamo formalmente rifiutato di partecipare a questa ulteriore commissione consiliare. Possiamo benissimo studiare da soli le delibere e gli atti facendo risparmiare un bel po’ di euro all’amministrazione”.
 

La Commissione nasce con i voti del centrosinistra . Niente da eccepire, se si decidesse di estrapolare questo comunicato dal contesto.  Ma per riprendere le parole dei quattro consiglieri, a   “non avere senso” è proprio il contenuto della dichiarazione. Poiché, come fa notare Marco Cacciotti, Presidente del Consiglio Municipale, “ricordo ai colleghi che in una nota hanno criticato l’istituzione della Commissione Roma Capitale, che dieci giorni fa la delibera è stata approvata a larga maggioranza  (21 voti favorevoli ed un solo contrario) dal Consiglio Municipale con il voto favorevole degli stessi consiglieri che oggi la disconoscono – commenta Cacciotti, che poi aggiunge serafico - Per ravvivare la loro memoria li esorto a rileggere l'esito della votazione avvenuta, tra l'altro, per appello nominale e avranno modo di trovare i loro nomi tra i favorevoli”.


Nouvelle Vague: opporsi a se stessi.  Questo esercizio, lo abbiamo eseguito noi. E confermiamo. I quattro consiglieri in questione, appena dieci giorni fa, ed esattamente l’11 maggio, hanno votato unanimemente l’istituzione della Commissione Riforme Istituzionali per Roma Capitale. Un solo voto contrario è agli atti. Ed è quello di Federico Siracusa (Idv) che, interpellato sulla questione, commenta “I Consiglieri Vecchio, Spadaro, Santoro e Contenta votano con il PDL la Delibera che prevede  l’istituzione della Commissione Consiliare Speciale Riforme Istituzionali per Roma Capitale, poi se la dimenticano e la contestano…non hanno nulla da dire sullo scandalo dei Punti Verde Qualità ma fanno l’opposizione sulle delibere da loro stessi votate. Siamo  alla schizofrenia più totale” conclude, lapidario, il Vice Presidente del Consiglio Municipale Federico Siracusa.
 

Schizofrenia o meno, qui c'è un problema di metodo. Se si vota una delibera,  per quale motivo dieci giorni dopo si decide di disconoscerla? Difficile per noi trovare una risposta efficace. Ed ancor più difficile, in casi come questi, non lasciarsi andare a facili commenti. Gli unici che potrebbero spiegarci qualcosa, in effetti,  sono proprio i quattro consiglieri citati. E confidiamo nel fatto che, prima che passi troppo tempo, vorranno farlo.

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