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Eur Tor di Valle / Via del Cappellaccio

Insediamenti abusivi a Tor di Valle: già divelta la recinzione. Si temono nuove occupazioni

La recinzione realizzata dal Municipio IX per impedire nuove occupazioni, è già stata divelta. La segnalazione arriva dal gruppo di ciclisti che da anni è in prima fila per la salvaguardia dell'area

Si teme una nuova occupazione in via del Cappellaccio. Sgomberata 3 volte in 30 mesi, la zona offre spesso riparo ad insediamenti abusivi. La folta vegetazione tende infatti a ripararla. Ed a poco sono serviti gli interventi sinora messi in campo. Anche la recente novità, introdotta dopo l'operazione di bonifica avvenuta meno di tre settimane fa, rischia di venire meno.

L'ULTIMO SGOMBERO - Il Presidente del Municipio, commentando l'ennesimo sgombero, aveva annunciato una notizia. "Per scongiurare nuove occupazioni – dichiarò il Minisindaco il 22 dicembre scorso – sistemeremo una recinzione, a spese del Municipio. Successivamente con le associazioni di ciclisti realizzeremo la prima ciclofficina a disposizione dei degli utenti che fruiscono della dorsale del Tevere". Si tratta di un vecchio progetto, cullato dai ciclisti della zona e soprattutto dal gruppo Ciclabile Pedalando Uniti.

IL RUOLO DEI CICLISTI - Dallo stesso gruppo facebook, sempre molto solerte, è arrivata una segnalazione. "Il sottoviadotto è ancora sgombero ma l'accesso è già stato manomesso – fa notare Lorenzo Maria Sturlese - Chi presidia? " Il problema rimane. Non basta una rete metallica a preservare l'area da nuove occupazioni. Al contrario, incentivare la presenza dei ciclisti nella zona della dorsale del Tevere, garantisce un presidio costante del territorio. E questo sì rappresenterebbe un concreto argine contro il riformarsi di nuovi insediamenti abusivi.

Cappellaccio: la recinzione nell'ex insediamento abusivo/Foto di L. Sturlese

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