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Laurentino: l’ATER chiede di pagare anche gli arretrati prescritti

La scoperta da Inquiliniater: somme prescritte ma da pagare. Voci "E' una vera ingiustizia: gli inquilini sono costretti a pagare crediti non richiesti nei modi dovuti"

Sul fronte dell’edilizia popolare, registriamo un fatto curioso. Di più. Drammaticamente paradossale. A darcene conto l’associazione Inquiliniater.it che ci ha spiegato come “gli arretrati degli ascensri degli anni 2005/2006 erano prescritti – spiega Alberto Voci -  ma per legge l’ATER è costretta a richiederli”.

L’INGIUSTIZIA - Il pagamento di ingenti somme, per coprire arretrati non richiesti per tempo dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia Pubblica di Roma, era stato al centro di alcuni incontri, svolti anche con il Presidente ATER Bruno Prestagiovanni.  “Molti  incontri che hanno alla fine prodotto un risultato cha lascia le cose  intatte: le somme sono prescritte, ma ATER deve comunque richiedere” riconosce Voci.  “E’ la classica situazione del cane che si morde la coda –prosegue Voci– e siamo in presenza di quella che sembra una vera ingiustizia, con molti inquilini costretti a pagare crediti non richiesti nei modi  dovuti e mai dimostrati veramente”. Ma la beffa, che vede coinvolte migliaia di romani, diventa grottesca alla luce della differenziazione prodotta, tal per cui “si sono delineate due situazione diverse – spiega Manuel Gagliardi responsabile della comunicazione del sito Inquiliniater.it – da una parte vi sono coloro che sono diventati proprietari che possono non pagare le somme  richieste ed ai quali  ATER non può contestargli nulla. Poi c’è la situazione degli inquilini che si vedono costretti a pagare per non essere considerati morosi e quindi passibili di una  azione di  decadenza contrattuale”.

LA RIFORMA NECESSARIA - La vicenda, si diceva, diviene grottesca nella misura in cui si chiede il pagamento delle somme non corrisposte, e mai chieste “nei tempi dovuti”, proprio a quegli inquilini che, non avendo acquistato il proprio alloggio, sembrerebbero configurarsi come economicamente più svantaggiati. “Ora più che mai si rende necessaria ed anzi doverosa una riforma complessiva di questi enti. Bisogna ripartire da una valorizzazione del Patrimonio e chiudere con la vendita degli alloggi  inseriti nei piani di vendita- incalza Voci - sono stati sbloccate le vendite degli alloggi degli ex tre ponti di Laurentino  ma abbiamo delle perplessità sulle vendite degli alloggi ex demaniali. In questi giorni – conclude sempre il Presidente di Inquiliniater.it - chiederemo un confronto con il Dott. Mari – un dirigente dell’ufficio vendite -  per comprendere meglio la controversa  situazione” .

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