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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dalle Finanze alla Telecom: siglato l'accordo sul futuro delle Torri dell'Eur

Firmato il protocollo tra Comune, Cassa Depositi e Prestiti e Telecom Italia, per la riqualificazione delle ex Torri. Diverrà il quartier generale del colosso di telecomunicazioni

Non si tratta più di un'indiscrezione nè di una mera intenzione. Ora il futuro delle ex Torri di Ligini, è veramente legato a quello di Telecom Italia. Tra il gigante delle telecomunicazioni, il Comune e Cassa Depositi e Prestiti, è stato infatti infatti firmato un protocollo d'intesa.

IL DESTINO CONGRESSUALE - In quella che i residenti hanno definito la Beirut dell'Eur, arriva dunque la Telecom che, proprio lì, ha deciso di insediare il proprio quartier generale. Una scelta che è in linea con l'intenzione dell'amministrazione capitolina di rilanciare l'Eur, sviluppandone l'originale vocazione direzionale e congressuale. Un destino che era già nei progetti originari del 1938, dunque molto prima dell'approdo della Nuvola di Fuksas.

UN PRIMO CRONOPROGRAMMA - A seguito dell'incontro svoltosi con l'Assessore Giovanni Caudo, con Giovanni Paviera, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti  Immobiliare Srl   e con Pierfrancesco De Martino di Telecom Italia S.p.A., si sono registrate anche altre novità. In particolare sono state predisposte le linee guida per i progettisti dei quali, sarà divulgata una short list per fine luglio. Due mesi più tardi invece, a fine settembre, sarà pronto il progetto. L'obiettivo è di avviare il cantiere, con l'inizio del prossimo anno.

DECORO E OCCUPAZIONE - Alla riqualificazione delle Torri di Ligini lavoreranno migliaia di addetti. Secondo fonti capitoline si parla di ben 3500 operai. L'iniziativa consentirà dunque sia di rilanciare il decoro del Pentagono, il cui skyline è stato finora seriamente mortificato dalla presenza di quei grattacieli. E non meno importante, con il recupero delle strutture, si contribuirà anche a creare occupazione. I tempi di realizzazione invece, in assenza di un progetto, non sono ovviamente quantificabili. Resta la novità data dalla firma del protocollo: il primo vero passo, per restituire dignità ad un pezzo importante del quartiere. E quindi, di tutta la città.

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