rotate-mobile
Altre Eur / Viale Umberto Tupini

Prostituzione EUR: tra zone rosse ed ordinanze è muro contro muro

Tre realtà associative dell'EUR hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti della coordinatrice dei tavoli sullo zoning che si difende: "E' un attacco personale, perchè non criticano la fallimentare stagione delle ordinanze?"

Il processo di partecipazione che il Presidente Santoro aveva avviato per affrontare il problema della prostituzione, coinvolgendo comitati ed associazioni dell’EUR, registra una battuta d’arresto. Il motivo, è da ricercarsi nel rapporto conflittuale venutosi a creare tra alcune delle realtà coinvolte e la coordinatrice  Matilde Spadaro, scelta dal Minisindaco.

LA MOZIONE DI SFIDUCIA - La scorsa settimana è stata preparata una mozione di sfiducia, indirizzata proprio nei confronti di Spadaro, ideatrice della campagna di sensibilizzazione “Prima di comprarla: Rifletti”. L’atto, firmato da tre sigle associative, stando a quando ha dichiarato in giornata il Consigliere di Forza Italia Gino Alleori, “verrà portato ad un Consiglio Straordinario che si terrà nei prossimi giorni”. I motivi che hanno portato l’Associazione Commercianti EUR, Laurentes e l’Associazione Ripartiamo dall’EUR a sfiduciare Matilde Spadaro, sono esplicitati all'interno del documento presentato.

L' AUT AUT- “Spadaro ha assunto, nel corso dei colloqui e dei contatti che si sono svolti per la definizione del percorso da compiere e la individuazione delle sue linee guida, atteggiamenti che sono in contrasto con la volontà manifestata dallo stesso Presidente, di giungere ad una soluzione immediata, sia pure provvisoria, indispensabile per assicurare la quiete sociale e la serenità dei cittadini che vivono nelle zone interessate dal fenomeno della prostituzione”.  Per queste ragioni Massimo Cinti, Paolo Lampariello e Laura Pasetti hanno chiesto di “rimuovere dall’incarico di delegata con decorrenza immediata  la Signora Spadaro per manifesta incompatibilità con le altre parti coinvolte nel progetto prostituzione, pena il ritiro delle stesse dal “Progetto Michela”. Insomma, il clima non sembra dei più adatti a far maturare un processo realmente condiviso.

UN IMPEGNO VOLONTARIO - “Io vorrei capire perché faccio tanta paura, qual è la ragione di questo attacco pretestuoso  basato su elementi non oggettivi– si è chiesta Matilde Spadaro, raggiunta telefonicamente – E’ un attacco alla persona che non si traduce nella risoluzione di un problema politico e sociale. Io vorrei sottolineare che la sottoscritta, che non ha un ruolo istituzionale, ed il gruppo di strette collaboratrici, fa tutto questo a titolo volontario. Nessuna di noi percepisce, quindi, alcun tipo di rimborso. E mettiamo a disposizione dell’amministrazione un know how di livello, che vede la partecipazione d' un avvocato specializzato nei diritti umani, della Presidente del centro antiviolenza di Tore Bella Monaca e di un’operatrice che ha lavorato al progetto Maddalena di Palermo”.

LA POLITICA DELLE ORDINANZE - Sul piano delle soluzioni, Spadaro che studia il fenomeno della prostituzione dal 2012, ha osservato ceh “è necessario fare qualcosa di nuovo. La politica delle ordinanze, ha fallito. E tuttavia non ha attirato alcuna critica. E’ strano però – ha concluso Spadaro – che i fallimenti non attirino critiche mentre i tentativi di affrontare seriamente il fenomeno, sì. E’ davvero strano”. La differenza di vedute, tra quanti sostengono la proposta dello zoning e quanti invece rivendicano, in attesa di una legge nazionale, una nuova stagione di ordinanze anti-prostituzione, sembra  piuttosto marcata. Mentre il fenomeno continua, indisturbato, a proliferare nelle strade del municipio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prostituzione EUR: tra zone rosse ed ordinanze è muro contro muro

RomaToday è in caricamento