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Gestione Aree verdi Fonte Meravigliosa: preoccupa il passaggio di consegne

Duecento persone si sono date appuntamento per discutere del passaggio di consegne delle aree verdi di Prato Smeraldo, a Roma Capitale. Per la loro manutenzione, i residenti spendono ogni anno decine di migliaia d'euro

La sala del Teatro Vigna Murata era gremita. Duecento persone hanno partecipato all’incontro organizzato dal CdQ per discutere delle aree verdi. Un tema molto avvertito dalla popolazione che, spendendo ogni anno circa 35 euro a famiglia,  riesce a garantire una buona manutenzione di parchi e giardini.

IL PASSAGGIO DI CONSEGNE - Recentemente una sentenza del TAR, ha disposto il trasferimento delle aree verdi di Prato Smeraldo a Roma Capitale, come previsto dagli accordi sottoscritti  a suo tempo dal Consorzio Solidarietà Sociale con il Comune. Si tratta di un passaggio delicato, molto sentito dai residenti. “La preoccupazione del CdQ  - ha spiegato Carla Canale - è quella di evitare che si crei una situazione di stallo tra vecchia gestione ed il sub ingresso nella titolarità delle aree in capo al Comune di Roma, senza aver organizzato un modello gestionale finalizzato a mantenere gli standard del verde cui il quartiere è abituato”. In sostanza, preoccupa la fase del passaggio di consegne, che si vorrebbe fosse più trasparente e partecipato possibile. A febbraio, l’argomento sarà nuovamente trattato in un’assemblea cui è stato invitato l’Assessore Estella Marino.

LE AREE VERDI RESTANO TALI - All’incontro del CdQ di Vigna Murata, oltre ad i Consiglieri municipali del M5S, ha preso parte anche l’Assessore all’Ambiente, nonchè Vice Presidente del Municipio IX Alessio Stazi (SEL). “La sfida  è trovare un nuovo modello di gestione della aree verdi a partire dalla titolarità delle stesse in capo al Comune di Roma. Ma queste aree – e ieri l’Assessore lo ha ribadito ai presenti – vanno tutelate nella loro destinazione a verde pubblico”.

LO SGRAVIO FISCALE - Roma Capitale potrebbe decidere di concedere la manutenzione del verde, ma a precise condizioni. “Non ci dovrà essere uno scarico di responsabilità – ha chiarito l’Assessore all’Ambiente – e pertanto dal Municipio sarà chiesto di chiarire quali attività di manutenzione devono rimanere in carico al Comune di Roma e di verificare – cosa non meno importante – la fattibilità di applicare sgravi fiscali alla cittadinanza perché non si può, e non si deve pagare– ha concluso il suo ragionamento il Vice Presidente del Municipio – due volte per la stessa cosa”.

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