Acquario di Roma: pronto entro la fine dell’estate
Il Presidente dell'Acquario di Roma informa che gli istituti di credito hanno erogato un atteso finanziamento e che questo comporterà il completamento dell'opera entro la fine dell'estate 2015
Novità in vista sul fronte del Pentagono. I lavori per il completamento di una delle opere più attese nel quadrante, potrebbero subire un’accelerazione. Stando alle dichiarazioni dell’ing. Domenico Ricciardi, Presidente dell’Acquario di Roma Expo, questa volta potrebbe essere quella buona.
I FINANZIAMENTI - In giornata, sembra infatti che sia stata erogata dagli Istituti di Credito, l’ultima trance del finanziamento di 8 milioni di euro alla MareNostrum srl, la società che sta provvedendo alla realizzazione dell’Acquario di Roma. “L'erogazione dei fondi – leggiamo in una nota – arriva dopo un lunghissimo iter burocratico. La liquidità ora disponibile faciliterà e renderà più veloce il completamento dell’opera, previsto per la fine dell’estate”.
I CAPITALI STRANIERI - “Un altro importante passo in avanti è stato compiuto per la realizzazione dell’Acquario di Roma – ha commentato l’ingegner Ricciardi – Questo anche grazie all’impegno e alla collaborazione degli Istituti di Credito come Intesa San Paolo, Unicredit, Medio Credito Italiano, Imi, al lavoro degli studi legali di DLA Piper e Simmons & Simmons , alla supervisione delll’advisor Finnat e del Notaio Andrea Scialpi, questo nuovo scenario conferma ulteriormente l'arrivo dei capitali stranieri all'interno del progetto grazie al coinvolgimento della Merlin Entertainment, società inglese leader mondiale nella gestione degli acquari”.
BOTTA E RISPOSTA - Nell'ultima settimana, il protrarsi dei cantieri nel laghetto dell'Eur, avevano alimentato una polemica a distanza tra il Presidente del Municipio IX e l' Acquario di Roma-Expo. Il Minisindaco aveva annunciato “un dossier sugli sprechi milionari legati alle opere incompiute” citando tra queste quella del laghetto. IL Presidente Santoro si era dichiarato inoltre intenzionato a presentare questa documentazione alla Corte dei Conti, perché “i cantieri infiniti sottraggono spazio alla fruizione dei cittadini e quindi c’è un danno per la collettività”. La replica dell'Acquario a non fare di tutta l'erba un fascio, era stata immediata.
