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Fosso della Cecchignola, si teme per il dopo Berdini: “Lì c’è un corridoio verde da salvare”

La rinuncia di Berdini rischia di cancellare i risultati ottenuti dalle associazioni locali. AttivaMente Cecchignola: "Avevamo raggiunto un'intesa sulla riduzione delle cubature. Speriamo sia rispettata da nuovo Assessore"

Il futuro del quadrante di Cecchignola interessato dalle nuove edificazioni va riscritto. Il meccanismo delle compensazioni, previste dal Piano Regolatore di veltroniana memoria, ha infatti destinato all’area molte cubature. Tante, troppe per i residenti. Soprattutto in funzione della viabilità.

PIU' CEMENTO PIU' AUTO - "Nell’ultimo incontro che, con i comitati di zona,  abbiamo avuto con l’allora assessore Berdini – spiega Luca del Comitato AttivaMente Cecchignola –avevamo posto due temi: la riduzione delle cubature e le modifiche alla viabilità. L’edificazione di Cecchignola Ovest e Colle delle Gensole porterà infatti un sensibile aumento della popolazione con circa  20mila auto in più. Il problema è che le nostre strade che non sono in grado di supportare un tale incremento nei flussi veicolari”.

LE  RICHIESTE ACCOLTE - A fronte di queste premesse “avevamo richiesto di ridurre l’impatto urbanistico e contestualmente di aprire via dell’Esercito e via dei Genieri, in modo da intercettare il traffico della Laurentina prima del suo arrivo nel nostro quadrante” spiega il cittadino. “Berdini aveva recepito le nostre richieste, dichiarando l’intenzione di aprire una conferenza dei servizi interna al dipartimento”. Pochi giorni più tardi sono arrivate le sue irrevocabili dimissioni.  “Il nostro auspicio – dichiara Luca  – è che il nuovo assessore prosegua nel solco tracciato dal suo predecessore”.

IL TIMORE - Se i cittadini provano a restare ottimisti, in Municipio IX invece si respira un clima di sfiducia. “La situazione – sottolinea il consigliere democratico Alessandro Lepidini – è grave ed evidentemente viene sottovalutata dalle amministrazioni capitolina e municipale. Proseguire nell’edificazione, rilasciando ulteriori permessi a costruire,  può condurre al risultato di realizzare palazzine su palazzine". Una prospettiva che però rischia di trasformare irrimediabilmente la fisionomia del quadrante.  "E’  giunto il momento di rilanciare con forza la volontà di salvare questo straordinario corridoio verde che possiede tutte le caratteristiche per essere un parco archeologico” scrive in una nota il cosigliere democratico Alessandro Lepidini.

IL VERDE DA SALVARE - “Da subito va posta in essere un’articolata ed efficace strategia di contrasto perché c’è uno straordinario corridoio verde da salvare e non c’è alcuna intenzione di desistere, anzi questo è il tempo di rilanciare la vertenza perché, complice l’aspettativa in un segnale di discontinuità da parte della nuova amministrazione, tutto è parso come narcotizzato. Un segnale purtroppo - conclude Lepidini -  mai arrivato dai pentastellati e che dovrà invece esser dato da chiunque vorrà salvare il paesaggio da una  brutale aggressione arrestando un inopinato consumo di suolo che pagheranno le generazioni a venire”.
 

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