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Foresta di Capocotta, RomaNatura risponde: "Ci impegneremo per bloccare il taglio"

Il Commissario di RomaNatura si dice disposto ad un "impegno totale" per far cessare il taglio nel bosco di Capocotta. Il nullaosta alle motoseghe era però stato rilasciato dal Settore Naturalistico dello stesso Ente regionale

Hanno fatto davvero tanto rumore le motoseghe in azione nel bosco di Capocotta. La denuncia affidataci  dall'ex Presidente di WWF Lazio Marco Antonini,  è andata a segno. Con il risultato che RomaNatura ha deciso di rompere gli indugi, assegnando ad una nota il compito di rispondere alle richieste dei cittadini. Nel farlo, emergono alcune criticità nella gestione di un ente che, se da una parte dichiara di voler proteggere un'area, dall'altra concede i nullaosta per farne abbattarne gli alberi.

LA RISPOSTA DEL COMMISSARIO - “Accolgo con favore e molta apprensione le sollecitazioni dei cittadini e della stampa  e ribadisco che la Macchia di Capocotta nella Riserva Naturale di Decima Malafede è un’area di particolare importanza naturalistica e paesaggistica e va salvaguardata al di là degli strumenti normativi e amministrativi ora a disposizione – dichiara Maurizio Gubbiotti, Commissario straordinario di RomaNatura – E’ una delle attenzioni del primo giorno e sempre lo faremo". L'impegno del Commissario sembra solenne. Gubiotti tiene a precisare che "in passato l’Ente Regionale RomaNatura ha utilizzato come strumento di salvaguardia l’affitto dell’area, in mancanza di un Piano di assetto approvato. L’affitto del bosco della Macchia di Capocotta è stato revocato dal precedente Commissario dell’Ente – osserva il Commissario di RomaNatura -  Esisteva pertanto la legittimità della richiesta di taglio da parte della proprietà. Il Settore Naturalistico dell’Ente, in piena autonomia ,  ha ritenuto che esistessero le condizioni per il rilascio del nullaosta, con numerose prescrizioni".

L'IMPEGNO SOLENNE - Approfondendo la spiegazione, il Commissario chiarisce che "Il Piano di assetto, adottato dall’Ente ma non ancora approvato dalla Regione Lazio, prevede per questa area la tutela integrale – continua Gubbiotti - Per questo prosegue l’impegno personale e dell’Ente per la salvaguardia e la tutela della Macchia di Capocotta. E non viene meno la ricerca di soluzioni concordate con la stessa proprietà per impedire quanto sta avvenendo. Quindi l’impegno perché cessi il taglio è totale e non esclude alcuna soluzione”.

IL NULLAOSTA E LA SALVAGUARDIA - In sostanza il Commissario di RomaNatura vuole salvaguardare un'area "di particolare importanza naturalistica e paesaggistica" minacciata dalle motosegue.  Fin qui tutto bene. Anzi, si annuncia anche un "totale impegno pechè cessi il taglio". Ottimo. Il punto è che, il nullaosta per far entrare in azione le motoseghe, per stessa ammissione del Commissario, è stato dato proprio dal Settore Naturalistico di RomaNatura. “Apprendo con piacere che finalmente Gubbiotti si è accorto che il problema esiste ed è grave – ha commentato Marco Antonini – peccato che le segnalazioni e gli appelli inviati via fax e mail inviate fin da ottobre dai cittadini a lui ed all’assessore regionale Refrigeri siano state del tutto inascoltate – sottolinea Marco Antonini - Ora si adoperi finalmente per bloccare il taglio a Capocotta e nelle altre aree boschive della Riserva altrettanto pregiate. Sarebbe anche gradita da parte di Zingaretti una spiegazione del perché le aree protette del Lazio sono ancora commissariate senza motivo”.

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