Prostituzione e zoning: “Senza risorse sono solo chiacchiere”
Le critiche avanzate rispetto al progetto d'isolare la prostituzione in delimitate aree, dal piano etico, si sposta sul versante economico. "Dove le trova, Santoro, le risorse per riuscirci?"
La proposta d’instituire aree dove le prostitute possano esercitare liberamente il proprio mestiere, continua ad incontrare resistenze. Ben oltre alle remore di carattere morale, ci sono critiche che pongono l’attenzione su questioni stringenti. In un momento per le casse capitoline, e ancor più quelle municipali, ci si chiede come il progetto si possa economicamente sostenere.
UNA QUESTIONE DI RISORSE - A porre la questione in termini economici, è il Capogruppo di Forza Italia in Municipio IX. “ Dove trova le risorse il Presidente Santoro visto che ha sempre detto di non averle quando il Consiglio del Municipio chiedeva all'unanimità controlli per far rispettare il divieto di transito ai non residenti dell'Eur - ricorda De Juliis – un’operazione che era nata per contrastare la prostituzione? E quando si chiedeva di controllare le emissioni sonore dei locali notturni che hanno reso l'estate dei residenti dell'Eur un incubo?. E dove era – incalza il Consigliere - quando le aggressioni ai cittadini, da parte dei parcheggiatori abusivi, erano all'ordine del giorno?”
IL RACKET E LE SOLUZIONI - Dalle questioni poste, in materia di bilancio, De Juliis sposta il tema anche su un crinale più scivoloso. “ Oggi come fa il presidente Santoro a tollerare la prostituzione stradale e addirittura proteggere e controllare i luoghi tramite ‘zoning’ – incalza il Capogruppo forzista – facendo arricchire il racket della prostituzione indisturbatamente ?”. Il problema del proliferare di “lucciole”, continua comunque ad essere molto sentito nel territorio municipale. Per De Juliis “L'unica soluzione per il decoro è tolleranza zero per la prostituzione in strada e autorizzarla nelle abitazioni. Il resto – conclude il Consigliere - sono solo chiacchiere”.
