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Agro Romano meridionale: i comitati chiedono di salvare 446 ettari dal cemento

E' l'area compresa tra il parco dell'Appia Antica e la riserva Acqua Acetosa Ostiense

Dalla riserva statale di Castel Porziano fino al parco dell'Appia Antica. Un grande polmone verde, nel quadrante meridionale della Capitale. E' questo l'obiettivo verso cui tendono alcune associazioni di Roma sud. Per riuscirci puntano a estendere le necessarie tutele a quello spazio che, ad oggi, costituisce un elemento di cesura. Si tratta dell'area compresa tra i fossi della Cecchignola e quello di Forano. Per tutelarli, comitati ed associazioni del "Gruppo territorio ambiente" hanno redatto un corposo progetto da sottoporre al Ministero dei beni e delle attività culturali. La proposta, articolata in un documento di oltre 100 pagine, prevede il riconoscimento alla Cecchignola dello status d'area di "Notevole interesse pubblico".

446 ettari di Agro Romano Meridionale

Il progetto inviato al Mibact  è corredato di cartografie, analisi territoriali, ambientali, storico-archeologiche, paesaggistiche, ecologiche ed urbanistiche. Dati noti e documenti inediti per convincere il Ministero ad assumersi l'onere di realizzare la proposta. "L'intento – spiegano gli attivisti del gruppo territorio ambiente – è di completare la protezione dell’Agro Romano Meridionale estendendone la tutela alla sua porzione settentrionale e di valorizzare la sua funzione di cerniera fra il Parco dell’Appia Antica e la Riserva naturale Laurentino Acqua Acetosa".  L'area da salvaguardare, compresa tra i fossi della Cecchignola e di Forano, è pari a 446 ettari. Grossomodo due volte e mezzo l'estensione del parco della Caffarella; esattamente il doppio di quello di Tor Marancia.

Una compensazione ambientale

I sei comitati aderenti al GTA ricordano che nel quadrante sta per arrivare un'importante colata di cemento. Si parla di una cifra compresa tra tra 1,2 e 1,5 milioni di metri cubi.  Per questo l'intervento verrebbe letto come una sorta di "compensazione in termini ambientali". Perchè sia possibile realizzarla, è però necessario ottenere il riconoscimento del "notevole interesse ambientale". Uno status che comunque"non sostituirebbe" la richiesta di dichiarazione di Monumento naturale già in itinere presso la Regione Lazio. Quest'ultima infatti, muove dalle stesse finalità ma è limitata alla più ristretta area del Fosso della Cecchignola.  Per queste associazioni che ringraziano esplicitamente Paolo Berdini " per la condivisione e la spiccata sensibilità verso gli obiettivi ed i contenuti"  della loro proposta, la partita è appena incominciata. L'obiettivo è ambizioso. Ma la determinazione non sembra da meno.

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