Assistenza domiciliare: nel Municipio IX c'è chi attende da 17 mesi
Un genitore denuncia i ritardi nell'erogazione del servizio di assistenza domiciliare "Home Care Premium" dell'INPS. La figlia, invalida al 100%, ne avrebbe diritto da maggio 2015
Non sono bastati i reiterati solleciti ai Servizi Sociali del Municipio IX. Non è stata utile neppure la denuncia presentata presso la Procura della Repubblica. Per garantire il servizio di assistenza domiciliare ad una disabile residente nel territorio, le iniziative finora intraprese non si sono rivelate utili.
LA DENUNCIA - "Dal maggio 2015 – spiega il padre di R. – mia figlia, che ha un’invalidità al 100%, aveva maturato il diritto ad un’assistenza domiciliare di 4 ore mensili”. La comunicazione, arrivata dai competenti uffici municipali, non ha però avuto alcun riscontro pratico. “Nonostante siano passati 17 mesi – sottolinea il genitore – questo servizio, previsto nell’ambito del progetto HCP dell’INPS, non è mai stato garantito”.
UN ALTRO RINVIO - Il caso segnalato, peraltro comune a molte decine di residenti, è stato portato anche all’attenzione della Procura. Intanto l’Unità Organizzativa Socio-Educativa,Culturale e Sportiva del Municipio IX ha fatto sapere ai famigliari dell’utente che ci vorrà ancora tempo. “Si deve ragionevolmente ritenere che il termine del progetto indicato nel 30/6, possa subire ulteriori slittamenti di data per consentire l’effettuazione delle prestazioni pianificate, almeno fino all’esaurimento degli stanziamenti impegnati”. Tradotto, dopo 17 mesi bisogna ancora attendere.
LE POLITICHE SOCIALI - In Municipio IX però la questione, per quanto sia nota, non è ancora stata affrontata. “Per il momento non è stata messa in calendario - ha spiegato Roberto Rizzi, Presidente della Commissione politiche sociali - ma ne ho accennato all’Assessore alle politiche sociali. Non è detto che non si possa portarla in Commissione”. Le risorse però, non transiteranno per l’assestamento di bilancio appena approvato da Roma Capitale. Con quel dispositivo, il Campidoglio ha infatti finanziato servizi che differiscono dall’Home Care Premium dell’INPS. Quello cioè per cui, la residente, resta inesorabilmente in attesa.