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Acquario di Roma, al Campidoglio piace il nuovo progetto: “Aperto entro fine anno”

Roma Capitale ha incontrato i referenti di Sea Life. Cafarotti (M5s): “Mi hanno illustrato gli sviluppi del progetto”. Dal concessionario arriva anche l'annuncio della futura apertura

L’Acquario di Roma non è un progetto da cestinare. Parola dell’assessorato al commercio di Roma Capitale che, nel pomeriggio del 17 febbraio, ha incontrato i vertici dell’azienda incaricata a realizzare l’opera.

Un progetto rinnovato

“La Società concessionaria dell’Acquario mi ha illustrato gli sviluppi del progetto Sea Life all’Eur, che si è evoluto e ingrandito rispetto alla sua versione originaria – ha dichiarato Carlo Cafarotti, assessore capitolino al Commercio – è un progetto all’insegna di sostenibilità e innovazione, che coinvolge enti, università, centri di ricerca, Marina Militare, Guardia Costiera, Lega Navale. Una messa a sistema di risorse che darà vita a un centro di divulgazione tecnologico, votato alla tutela dell’ambiente marino e alla diffusione dell’avanguardia scientifica di settore secondo la formula dell’edutainment”.

Le perplessità superate

Per realizzare un acquario sotto al laghetto dell’Eur, è stato necessario ottenere una concessione da Eur Spa, l’azienda che detiene il patrimonio immobiliare del cosiddetto “Pentagono”. Ed era proprio alla società partecipata dal Comune (10%) e dal Ministero delle Finanze (90%) che l’assessore Cafarotti aveva dichiarato di volersi rivolgere a margine di una conferenza stampa svoltasi lo scorso 12 febbraio.  “Mi sembra  un'iniziativa non più aggiornata coi tempi, quindi ne parleremo  con Eur Spa” aveva replicato Cafarotti a chi gli aveva domandato quale fosse il destino dell’Eur. Il chiarimento, si apprende da fonti interne all’assessorato, è arrivato direttamente con la società che detiene la concessione dello spazio.

Interrogazioni e appelli

L’annuncio dell’assessore capitolino, aveva finito per allarmare rappresentanti dell’opposizione cittadina e delle associazioni dei consumatori. Per Carlo Rienzi, presidente di Codacons “Rinunciare a ospitare a Roma il più grande acquario d'Europa” finirebbe col configurarsi come  “un suicidio culturale, turistico ed economico”. Per il consigliere democratico Giovanni Zannola invece, “l’esternazione imprudente” di Cafarotti, meritava un’interrogazione urgente, anche “per sapere quali interventi sono stati messi in atto dal Campidoglio per accelerare i tempi di realizzazione del progetto”.

Le rassicurazioni del Campidoglio

La risposta non ha tardato ad arrivare. “Quest’opera è in linea con le nostre policy di turismo sostenibile e di qualità” ha dichiarato Cafarotti, a margine dell’incontro con l’azienda incaricata a realizzare l’Acquario. Una fumata bianca che è stata accompagnata dalla promessa d’un impegno, da parte del CAmpdooglio, “noi Ci impegneremo a supportarli per accelerare i tempi di realizzazione, affinché si possa aprire il prima possibile”. C’è anche chi ha provato a quantificare. “Per l’apertura, ce la faremo entro fine anno”, ha annunciato l’ingegner Domenico Ricciardi di Acquario di Roma.

Le aspettative disattese

La promessa era stata formulata già in passato. Nel dicembre del 2015 si era arrivati anche a riempire le vasche d’acqua. E nel 2018, alla stampa, era stata anche offerta la possibilità di visitare l’acquario, in occasione di un apposito “pre opening”. La speranza dei romani è che, il nuovo annuncio, sia anche l’ultimo. 

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