La scelta di accorpare i Municipi, fortemente voluta dalla Giunta Alemanno e dall’Assessore Bordoni, riducendoli da diciannove a quindici, comincia a provocare le prime reazioni in seno allo stesso PdL. A fronte di un risparmio ancora difficilmente quantificabile, ciò che genera malumore, è la decisione di utilizzare i numeri per indicare quelle che una volta si definivano circoscrizioni.

“Il Municipio IX (EX XII) da più di 4 anni si chiama ROMA EUR prendendo il nome dal quartiere più caratterizzante e conosciuto di tutto il Municipio, non solo a livello romano, e credo che questa sia l'unica strada da percorrere – riconosce il Consigliere Massimiliano De Iuliis, già Capogruppo municipale del PdL  - Oggi ci troviamo con nuove numerazioni che rischiano di creare confusione tra i cittadini. Molti ancora non sanno che il XII è diventato IX e credo sia arrivato il momento di abolire il ‘numero’ dal ‘nome’ del Municipio chiamando il nostro semplicemente MUNICIPIO ROMA EUR”.

Ad oggi, alcuni Municipi di Roma Capitale, molto pochi in verità, hanno già affiancato il nome di un quartiere ritenuto più rappresentativo alla numerazione corrispondente. E’ il caso del citato Municipio IX Roma Eur. In altri, invece, si è ricorso a nomi che affondano le loro radici nella storia di Roma, come nel caso dell’ex Municipio XV Arvalia (ora XI), così chiamato perchè nella zona erano presenti i sacerdoti (frates Arvalii) che si dedicavano al culto di Cerere, come dimostra un tempio rinvenuto sulle sponde del Tevere.

Tornando alla scelta di sostituire le numerazioni con delle indicazioni più confacenti al territorio di riferimento, il Consigliere De Iuliis sostiene “che ciò debba essere fatto in tutti i Municipi romani evitando confusioni numeriche e contestualmente favorendo le peculiarità di ogni territorio.  Dobbiamo definitivamente invertire la tendenza di qualche decennio fa -  conclude l’ex Capogruppo - appartenente ad una cultura lontana, che preferiva l’utilizzo dei numeri per assegnare i nomi ai Municipi ma anche ai quartieri. Tra questi Roma 70 e Laurentino 38 ne sono un esempio significativo causando un forte distacco tra denominazione e territorio. A questo dobbiamo dire basta”.