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Tvn, l'Udc si schiera con i sindaci del territorio contro Tidei

Contestata dalla dirigenza del partito l'azione solitaria del sindaco Pietro Tidei sul caso Enel. "Prendere decisioni in perfetta solitudine non solo non è opportuno, ma indebolisce complessivamente il potere contrattuale dell'ente locale"

"I sindaci dei comuni limitrofi hanno ragione: sulla vicenda della centrale Enel bisogna andare uniti". A prendere le difese dei sindaci di Tarquinia, Allumiere e Tolfa è l'Udc di Civitavecchia che dice di non condividere "in alcun modo, e sarebbe veramente difficile farlo, il metodo utilizzato recentemente dal sindaco Tidei nell'affrontare i rapporti con l'azienda energetica".

Per l'Udc "la fuga in avanti compiuta in questi giorni dal primo cittadino e sfociata nel recente incontro svolto in modo del tutto personale con i vertici dell'Enel, senza il coinvolgimento dei sindaci del comprensorio, ci conferma ciò che avevamo più volte sottolineato: con Tidei, Civitavecchia corre il rischio di tornare indietro non di dieci, ma di venti anni. Il comportamento tenuto in questi giorni dal Sindaco, infatti, non è altro che il frutto di una linea politica che lo stesso - spiegano dall'Udc - inaugurò già nel lontano 1994. Nessuna sorpresa quindi. Ciononostante, riteniamo che temi fondamentali per la comunità come l'ambiente, l'energia, la salute, i rifiuti e l'acqua, richiederebbero un confronto costante con le altre realtà del nostro territorio e ancor di più una gestione comune. Soprattutto il tema energetico - prosegue la nota - secondo un comune senso di responsabilità e onestà intellettuale, dovrebbe essere affrontato iniziando a capire che gli effetti sulla salute e sull'ambiente derivanti dalla presenza di un insediamento energetico quale quello presente nella nostra città, non riguardano soltanto i cittadini di Civitavecchia, ma anche quelli di Tarquinia, Tolfa, Santa Marinella, Santa Severa, Allumiere e Montalto".

Motivo per cui "è chiaro che prendere decisioni in perfetta solitudine non solo non è opportuno, ma indebolisce complessivamente il potere contrattuale dell'ente locale: proprio ciò che fa gioco all'Enel. Per fare progressi utili occorrerebbero invece confronto, idee e soluzioni comuni, elementi che di certo non sono mancati nella scorsa legislatura dove assai frequenti erano riunioni allargate con gli altri sindaci che anzi riconoscevano in Civitavecchia il centro propulsore per eventuali iniziative condivise in vari settori, dal servizio idrico integrato ai rifiuti, passando per la sanità".

"Pertanto, le preoccupazioni manifestate dagli altri sindaci a Tidei appaiono giuste, soprattutto perché mirano a rivendicare la presenza a un tavolo vero di confronto che il Sindaco di Civitavecchia pare invece voglia trasformare (a meno che non lo abbia già fatto) in un tavolo di trattativa economica con Enel ad esclusivo appannaggio. Ciò non paga. Anzi, non pagherà. Se si continua così, il rischio che si corre è il totale isolamento di Civitavecchia dagli altri comuni, con tutti gli effetti negativi che ne conseguiranno, in controtendenza, peraltro, con un panorama nazionale che viaggia sul binario diverso della condivisione e del coinvolgimento di più livelli istituzionali nella soluzione delle problematiche comuni. Questa - concludono nella nota dall'Udc locale - dovrebbe essere la direzione da seguire e non la fanatica e personalistica rincorsa al piccolo interesse. L'auspicio è che i partiti della coalizione di governo non commettano l'errore di assecondare il Sindaco in questo disegno, perverso e fallimentare".

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