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Civitavecchia Civitavecchia / Via P. Guglielmotti

"Tassa Moscherini", il nuovo nome dell'adeguamento della Tia

Il sindaco Pietro Tidei spiega il motivo che ha spinto il consiglio comunale ad approvare l'adeguamento della tariffa rifiuti per l'anno di esercizio 2011. "Tutta colpa della passata amministrazione"

È stato ribattezzato "tassa Moscherini" l'adeguamento della tariffa rifiuti per l'esercizio finanziario 2011. Il nuovo nome è stato scelto dai componenti della maggioranza. E a spiegarne il perché è stato questo mattina il sindaco Pietro Tidei. "Nel piano di finanziamento predisposto dalla passata amministrazione, erano stati inseriti 3,5 milioni di euro provenienti dalla riscossione dei tributi non pagati dal 2002 al 2007 e che Equitalia non ha riscosso inviando una lettera al comune in cui spiegava che si trattatava di crediti non esigibili". E ancora: "Nel piano di finanziamento erano stati inseriti dei proventi provenienti della discarica, oggi sotto di 200 mila euro e 1 milione 350 mila euro di previsione di incassi dovuti ad accertamenti per evasione. Peccato però - ha aggiunto Tidei - che il Comune non ha mai riscosso questo denaro perché non ha mai provveduto a chiederne il pagamento agli evasori".

E così, si arriva ai 4 milioni 913 mila euro di "buco" che oggi l'amministrazione deve ripianare. E per farlo è stato necessario approvare la "tassa Moscherini".

"Abbiamo dovuto mettere una pezza - ha dichiarato il primo cittadino - all'inadempienza della passata amministrazione". Inadempienza che avrebbe portato al mancato pagamento degli stipendi per circa 500 lavoratori. Quelli di Hcs. Ma con questa manovra gli stipendi sono salvi. Il Comune infatti ha potuto provvedere ad una anticipazione di cassa consapevole che quei soldi sborsati, torneranno nelle casse del Comune non appena riscossa la Tia una tantum approvata dal Consiglio Comunale.

Ora però, il vero problema è la legge di stabilità che approderà in questi giorni al Governo. "La legge prevede che il Comune avrà diritto solo alla riscossione dell'Imu sulla prima e seconda casa. Non potremo invece riscuotere quello versato da Enel, Tirreno Power e Italcementi". Tradotto in numeri vuol dire la perdita di circa 8 milioni di euro. Solo 6 se il Comune troverà il modo di recuperare gli altri 2. "Si tratta - ha concluso il sindaco - di un'azione scellerata da parte di questo governo".

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