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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tia: in 11mila hanno pagato, in 160 finiscono nella black-list degli evasori

Nei loro confronti l'assessore alle Finanze Giorgio Venanzi ha già disposto azioni di recupero attraverso un pool di avvocati locali.

Undicimila. Questo il numero dei civitavecchiesi che ha già pagato l'adeguamento Tia 2011. Il 65% di questi ha deciso di pagare in un'unica soluzione, mentre 3.700 civitavecchiesi hanno optato per il pagamento in tre rate. Segno che "la cittadinanza ha evidentemente compreso sia la difficoltà del momento sia che questa Amministrazione sta facendo del tutto per superare la grave crisi di  bilancio ereditata".

Ma l'azione degli amministratori non finisce qui. Come promesso, da palazzo del Pincio stanno procedendo alla ricerca di tutti coloro i quali (privati e imprese) negli ultimi anni hanno deciso di fare i furbetti, evitando di pagare le bollette e costringendo così gli onesti a pagare l'ennesimo balzello per sopperire al deficit. Sono 160 coloro i quali sono finiti nella black list consegnata dall'assessore alle Finanze Giorgio Venanzi al sindaco Pietro Tidei. Vista così, la percentuale degli evasori potrebbe sembrare bassa, rappresentano solo il 3% dei contribuenti, ma i numeri raccontano tutta un'altra storia: il 36% delle morosità tutte al di sopra dei 5mila euro. E contro di loro l'assessore Venanzi ha già disposto azioni di recupero attraverso un pool di avvocati locali. Ma non basta. Il sindaco Tidei invierà una lettera a tutti gli evasori per spiegare "la gravità di questi comportamenti e i riflessi negativi che hanno sulla vita della comunità". E non è nemmeno escluso che si possa arrivare alla pubblicazione dei nomi. E non finisce qui. Oltre ai 160 della black-list (tra cui figurano anche insospettabili) sono oltre 5mila i civitavecchiesi in ritardo con la Tia. Un migliaio di questi sono imprese (partita Iva) il resto sono invece privati. E per "favorire il recupero e aiutare questa evasione diffusa - ha spiegato l'assessore alle Finanze Giorgio Venanzi - adotteremo forme di rateizzazione fino a un anno e oltre, ricorrendo al microcredito per il quale esistono già contatti con varie banche, mentre prosegue il lavoro di incrocio tra le banche dati per individuare l'altra forma di evasione, quella totale, che è senz'altro la più grave, verso la quale questa Amministrazione sta mettendo in campo una nuova serie di controlli a tappeto". Nel frattempo, con una disposizione interna, la ragioneria verificherà, prima di erogare qualsiasi forma di pagamento a imprese, se sono in regola con la Tia.

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