Il Traiano costa 800mila euro, si studia la gestione esterna

Il Traiano costa al Comune 800mila euro all'anno. Troppo. E così il sindaco Tidei chiede l'aiuto della Fondazione CaRiCiv che risponde immediatamente al grido di aiuto. Massima disponibilità da parte del presidente Vincenzo Cacciaglia e di tutto il Cda della Fondazione a gestire il teatro comunale. Salvo qualche "clausola". Ad occuparsi della struttura saranno i dipendenti della Fondazione, lontani da condizionamenti politici e il teatro resterà comunque pubblico.

Ma a far nascere la polemica sarebbe la retromarcia effettuata da Tidei dopo la dichiarazione di intenti della Fondazione. "Non c'è stata alcuna richiesta formale. Felice della disponibilità data dalla Fondazione, la decisione spetta alla maggioranza". Parole che suonano strane. "Abbiamo dato la nostra disponibilità a una richiesta ben precisa del Sindaco. E abbiamo detto si in virtù dello spirito sociale che anima la nostra Fondazione sempre tesa alla promozione della cultura. Per noi è molto più semplice dire si all'amministrazione per la gestione del Traiano che per Hcs". Nessuna privatizzazione del teatro poi qualora dalle parole si passasse ai fatti. "Non siamo dei privati nel senso in cui si intende il termine, non vogliamo sostituirci alle istituzioni, né vogliamo trarre profitti. Se il Traiano dovesse fruttare qualcosa lo investiremmo in opere per la città. Di contro se non dovesse guadagnare o addirittura perdere non chiederemmo niente a nessuno". E in tutto ciò a trarre vantaggio da questa possibile gestione sarebbero proprio i cittadini e le casse del Comune.

Un dibattito, quello sul Traiano che poteva scaturire in una polemica tra l'amministrazione (che ha chiesto aiuto) e la Fondazione (che ha accolto il grido d'aiuto), ma subito risolto con una piccola correzione di rotta da parte del sindaco Tidei che tornando sull'argomento ha detto che "di gestione esterna del Traiano si discute da mesi". Precisamente da quando il primo cittadino avrebbe chiesto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia di partecipare finanziariamente alla nuova Holding, la Civitavecchia Servizi. Offerta a cui il presidente della Fondazione avrebbe risposto "che sarebbe stato più facile occuparsi del Traiano, dato che la Fondazione si occupa di cultura, che di Hcs".