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Demolizione Concordia a Piombino: "Decisione sbagliata del Governo"

Anche le organizzazioni sindacali intervengono sulla decisione del Governo di smantellare la nave Costa Concordia al porto di Piombino

La decisione assunta dal Governo di smantellare la nave Costa Concordia al porto di Piombino, escludendo di fatto il porto di Civitavecchia, non piace nemmeno alle organizzazioni sindacali che bacchettano il provvedimento varato da un Governo "privo di legittimazione popolare".

"La decisione assunta dal Governo di svolgere le operazioni presso il Porto di Piombino non sembra, per una serie di note motivazioni tecniche, corrispondere in maniera soddisfacente a nessuno degli obiettivi. È un dato chiaro - spiega il segretario Cgil Cesare Caiazza - che emergerebbe, in termini ancora più esaurienti, se si desse vita a una discussione serena e priva di pregiudizi. L'impressione è che la strada che si è deciso di percorrere porterà a dilatare i tempi di soluzione del problema, aumentarne i costi e comportare seri rischi per l'ambiente". E anche la Cgil condivide la proposta del vicesindaco Enrico Luciani: aprire alla collaborazione "per trovare - spiegano - la migliore soluzione nell'interesse generale e quindi, quale che sia la scelta, attivare le risorse dei territori interessati in un clima di grande e solidale collaborazione". Motivo per cui il sindacato intraprenderà "tutte le iniziative necessarie per mettere in discussione la scelta del Governo e aprire finalmetne un confronto costruttivo tra istituzioni e parti sociali".

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