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Servizio idrico ad Acea, Sel e Tidei in dirittura d'arrivo

Prossimi al divorzio il partito politico del vicesindaco Enrico Luciani e il resto della maggioranza capeggiata dal sindaco Pietro Tidei. Luciani: "Sull'acqua non si arretra, altrimenti l'esperienza finisce"

Il matrimonio in maggioranza tra Sel e il sindaco Tidei è sull'orlo di un precipizio. La possibilità di affidare il servizio idrico cittadino ad Acea rischia così di trasformarsi nel tallone d'Achille. Dopo il botta e risposta a distanza tra il primo cittadino e i componenti del partito del vicesindaco Enrico Luciani, lo scontro diretto è arrivato questo pomeriggio all'aula Pucci. Durante un incontro tra alcuni membri della maggioranza (al Pincio per una riunione) e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle (a cui si è aggregato anche qualche cittadino), la corda tra le due compagini di spicco della maggioranza è stata tesa un po' troppa. 

A scatenare l'inferno, le parole del Sindaco alla platea per cercare di spiegare la situazione attuale del servizio idrico. E la sua volontà, manifestata apertamente, di entrare a far parte di Acea, nonostante il Comune stia preparando il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che obbliga la Regione Lazio a nominare un commissario ad acta per il passaggio del Comune di Civitavecchia ad Ato2. "Sarà comunque una decisione da prendere all'interno della maggioranza di cui faccio parte", ha sottolineato Tidei. Scelta sbagliata per le parole utilizzate subito dopo, quando ha visto i rappresentanti di Sel scaldarsi: "Io sarei felice se la decisione fosse presa all'unanimità, ma se così non dovesse essere si farà come hanno stabilito a livello nazionale Bersani e Vendola. Laddove non c'è completa sinergia sarà la maggioranza a decidere". E tanto è bastato per mandare su tutte le furie il vice sindaco Enrico Luciani che ha abbandonato l'aula insieme ai consiglieri del suo movimento politico. Poi c'ha ripensato e prendendo la parola ha posto la condizione: "Sull'acqua non si arretra nemmeno di un centimetro. C'è un referendum popolare sull'acqua pubblica ed è scritto sul nostro programma". Proprio come sul programma c'è la garanzia di mantenere i servizi tutti pubblici: dai trasporti, alle farmacie, per arrivare all'acqua. "Se così non dovesse essere l'esperienza è finita".

Un crescendo di agitazione alla Pucci dove a surriscaldare l'aula c'hanno pensato anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e gli altri intervenuti che hanno continuato a ribadire che l'acqua non si tocca. Tanto da spingere il Sindaco anche a modi poco eleganti di esprimersi. Ora si tornerà a parlare ancora di acqua, domani durante il Consiglio comunale dedicato alle mozioni e interrogazioni. A presentarne una in materia proprio la spina nel fianco del Sindaco. I consiglieri di Sinistra ecologia e libertà. Certo è che se tra gli schieramenti si dovesse continuare ad essere ai ferri corti è possibile che il divorzio sia vicino. "Se non vi andiamo bene - ha sottolineato Luciani - sostituiteci con coloro i quali in questo momento stanno scaldando i motori per fare il loro ingresso. A noi va bene così".

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