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Civitavecchia. Sel: "La politica faccia un passo indietro e i cittadini dieci avanti"

Pensiamo che sia giusto, come comunità politica e come aspiranti legittimi al governo della città, rispondere alle stimolanti critiche di Tullio Nunzi. Certo condividiamo lo spirito critico (per noi che non abbiamo mai governato la città) nel constatare una pluriennale mancanza di decoro nella gestione della cosa pubblica. Certo è anche che nel programma di Sel c’è una chiara e netta limitazione dei consigli d’amministrazione delle partecipate e degli emolumenti per i dirigenti. Senza fare demagogia, siamo convinti che chi risiede in postazioni pubbliche debba avere un comportamento irreprensibile, eticamente indiscutibile.

Il merito, i curriculum, le capacità devono essere punti irrinunciabili per poter rilanciare la gestione pubblica dei servizi. Non occorrono “supereroi” venuti da lontano e non occorrono tecnici che abbiano una percezione parziale della realtà e non diano un senso generale alla loro gestione. Certamente preferiamo un politico che ci dice "sì" alla gestione pubblica dell’acqua piuttosto che un tecnico che vuole privatizzarla. Preferiremmo, in sintesi, che ci fosse un controllo democratico dei servizi ma gestito in maniera corretta, sana, senza sprechi, anche concorrenziale.

Ci chiediamo, da sempre, perché i partiti debbano monopolizzare le cariche pubbliche e perché, invece, la stessa società civile o l’associazionismo non possa contribuire direttamente alla gestione.

Se il centrosinistra vincesse le elezioni, certamente penseremmo, ad esempio, che la gestione della neonata iniziativa della raccolta differenziata porta a porta, debba essere supervisionata dall’associazione Piazza Pulita. Inserendo, ad esempio, un loro rappresentante all’interno delle dinamiche reali e quotidiane che il “porta a porta “ comporta. Competenza, visione d’insieme, amore per la propria città e per il servizio pubblico. La politica intesa con la p minuscola, quella che fino ad oggi ci ha rappresentato, non può essere sconfitta se non si mettono in prima linea i cittadini, indipendentemente che siano collocati in un partito, in un’ associazione, in un comitato o in nessuno di questi. La nostra città ha subito un deficit democratico in cui delegare ha significato far fare agli eletti qualsiasi cosa, impunemente e in maniera spregiudicata. La mancanza d’indignazione ci ha portato a questo, vicino al baratro. Invitiamo pertanto il dott . Tullio Nunzi ad intervenire nel dibattito sul futuro della nostra città, anche facendoci visita presso la nostra sede di piazza Calamatta. Sarebbe molto interessante e proficuo scrivere insieme, ad esempio, il programma sul commercio e il terziario.

Sinistra Ecologia Libertà Civitavecchia

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