rotate-mobile
Civitavecchia Civitavecchia

Ferrotel, Sel: "Rivediamo la decisione di abbattere la palazzina"

I consiglieri comunali di Sinistra ecologia e libertà tornano a parlare della palazzina Ferrotel e invitano la maggioranza a rivedere la propria posizione sul suo abbattimento

Rivedere la decisione di abbattere la palazzina Ferrotel. A chiederlo, ancora una volta, sono i tre consiglieri di Sinistra ecologia e libertà che già durante il consiglio comunale in cui si è discussa e approvata la Variante 31 (De Crescenzo, Agostini e Scilipoti si sono però astenuti) avevano presentato un emendamento che ne prevedeva la salvaguardia grazie a opere di ristrutturazione da parte degli occupanti che si sarebbero aggregati in cooperativa. Autorecupero insomma. Un autorecupero invocato anche dal Comitato QuattroPorte che, proprio nei giorni scorsi aveva definito "ineconomica" e "antisociale" la decisione del Comune di abbattere l'edificio.

"La decisione da parte di Sel - scrivono i tre consiglieri - di presentare un emendamento per evitare l'abbattimento in questa fase, rispondeva esattamente alle ragioni esplicitate benissimo nel comunicato del comitato QuattroPorte, che perciò condividiamo totalmente". Da Sel sottolineano come "avevamo colto l'enorme valore pubblico di un progetto di autorecupero in cooperativa, una sorta di project financing sociale già sperimentato con successo in altre realtà locali con amministrazioni progressiste e illuminate, un esperimento che ritenevamo possibile anche nella nostra città". E bacchettano le dichiarazioni di quei consiglieri che intervenendo sull'argomento durante la massima assise cittadina, hanno parlato di legittimazione di un "atto di illegalità originario, ossia l'occupazione abusiva di un immobile".

"Anche il giudice più retrogrado è in grado di distinguere fra un compartamento effettuato sotto la spinta emergenziale, come in questo caso, da un atto di illegalità e qui, peraltro, siamo davanti all'occupazione di un immobile abbandonato e fatiscente, non c'è alcuna violazione di un diritto di terzi". E "nonostante il provvedimento votato" De Crescenzo, Agostini e Scilipoti, chiedono "di ritornare sulla decisione, al fine almeno di valutare senza pregiudizi la proposta del Comitato e per questo siamo a disposizione come gruppo consiliare per ulteriori iniziative. D'altra parte - proseguono - crediamo non sia sfuggito a nessuno che a seguito della bocciatura del nostro emendamento ci siamo astenuti, per protesta, anche sull'approvazione della Variante 31, che pure condividiamo nelle sue linee essenziali: un gesto di significativa valenza politica, per marcare una differenza sostanziale, non solo formale, e che la dice lunga su come la pensiamo sulla vicenda".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ferrotel, Sel: "Rivediamo la decisione di abbattere la palazzina"

RomaToday è in caricamento