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Anestesisti a Bracciano, sale operatorie del San Paolo ferme

Il commissario della Asl Roma F, Camillo Riccioni, avrebbe disposto il trasferimento per motivi d'urgenza di alcuni anestesisti presso la struttura ospedaliera di Bracciano

Procede a scartamento ridotto l'attività operatoria nell'ospedale San Paolo di Civitavecchia. La situazione, già critica per la carenza di personale, è precipitata negli ultimi giorni a causa del trasferimento per motivi di emergenza di alcuni anestesisti all'ospedale Padre Pio di Bracciano, disposta dal commissario straordinario della Asl Roma F Camillo Riccioni. Camere operatorie momentaneamente chiuse dunque. Almeno fino al 31 dicembre. E così da oggi sono stati sospesi alcuni inteventi (anche importanti). Con buona pace di medici, infermieri e soprattutto dei pazienti.

Ma dalla Asl Roma F, il commissario Riccione smentisce la notizia: "Questa direzione - ha detto - non ha disposto alcuna chiusura delle attività chirurgiche a Civitavecchia. Durante l'incontro con le organizzazioni sindacali abbiamo chiesto la massima disponibilità a tutti gli operatori sanitari per superare la fase di difficoltà e garantire i servizi essenziali in tutte le strutture ospedaliere". Riccioni ha poi aggiunto: "Stiamo studiando come integrare in tempi rapidi gli organici nelle strutture pubbliche, soprattutto nelle specialità dove le carenze sono più gravi. Il nostro intento - ha concluso - è di riportare l'attività chirurgica su livelli qualitativi e quantitativi in linea con gli standards regionali e nazionali".

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