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Rapine in banca, quattro arresti da parte dei Carabinieri

Due dei quattro erano già detenuti perché non si erano fermati all'alt dei Carabinieri in prossimità di Pescia Romana durante un normale controllo stradale.

Sono quattro gli arresti eseguiti questa mattina all'alba dai Carabinieri di Civitavecchia. L'operazione, denominata "Tatoo 2nd half", volge a conclusione delle indagini sulle quattro rapine messe a segno tra la fine di agosto e la metà di ottobre 2011 in alcuni istituti bancari di Civitavecchia e del comprensorio.

Due dei quattro arrestati, Gianluca Kocev (di 34 anni) e Guerrino Bevilacqua (di 20 anni), erano già detenuti perché reo confessi di colpi messi a segno a fine settembre presso la filiale Unicredit di Civitavecchia in via Montanucci e a ottobre presso il Banco di Sardegna di Lungoporto Gramsci. I due furono arrestati perché non si fermarono all'alt dei Carabinieri durante un normalissimo controllo stradale in prossimità di Pescia Romana.

Le indagini dei Carabinieri erano partite dalle rapine avvenute in città e poi si estesero a quelle presso la filiale di Ladispoli della Cassa di Risparmio di Civitavecchia (avvenuta ad agosto 2011) che per le modalità in cui era avvenuta ha subito fatto pensare si potesse trattare degli stessi rapinatori che avevano operato in città. Indagini che hanno visto al centro dell'attenzione anche un altro colpo, in questo caso però sventato, alla Banca Costa dell'Argento di Pescia Romana.

I Carabinieri sono riusciti a trovare il filo conduttore delle rapine messe a segno dai quattro. Due, tre di queste avrebbero utilizzato delle parrucche e occhiali, un'altra un cappello con visiera, giacca, tuta da ginnastica, marsupio o tracolla, taglierino o pistola semiautomatica. Di questi due entravano in azione dentro gli istituti bancari, uno bloccava l'ingresso per impedire che fosse dato l'allarme e il terzo faceva da palo e autista.

Ventisettemila euro è il bottino sottratto alle banche, di cui 10 mila al Banco di Sardegna, 2 mila all'Unicredit, 15 mila alla Cassa di Risparmio di Civitavecchia di Ladispoli. Non ha prodotto invece nulla la rapina, alla fine andata a monte anche per la presenza ravvicinata della caserma dei carabinieri, alla Banca Costa dell'Argento di Pescia Romana. I Carabinieri, guidati dal capitano Lorenzo Ceccarelli, hanno proceduto ai riscontri fotografici sulle parrucche e sugli indumenti indossati dai malviventi durante i loro colpi, collegando in questo modo le rapine. Dalle indagini, è emerso inoltre il collegamento dei quattro al clan Sarno Mazzarella, residente a Santa Marinella, e detenuto in carcere per altri motivi.

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