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Primarie, Giannini replica a Guerrini: "Motivazioni presuntuose e contraddittorie"

Il Partito Democratico si spacca e Mauro Guerrini si allontana da Tidei e i suoi sostenitori, il motivo: disaccordi sullo svolgimento delle primarie ormai prossime. In merito interviene il segretario dei Giovani Democratici

Il Partito Democratico a poco dalle primarie si spacca. Il candidato a sindaco Mauro Guerrini abbandona i suoi "compagni" per seguire una via differente: "Un'altra città è possibile" ha dichiarato il consigliere comunale, prendendo le distanze da Pietro Tidei e dai suoi sostenitori e preferendo una strada autonoma. Guerrini si è trovato in forte disaccordo a proposito del regolamento che disciplinerà proprio le primarie del centrosinistra. A tal proposito, replica al suo intervento, il segretario dei Giovani Democratici, Stefano Giannini: "Proseguono le strategie piuttosto goffe di alcuni esponenti del centrosinistra, nell’occasione facenti parte del mio stesso partito, per aggirare un corretto e veritiero svolgimento delle primarie.

Nel pieno rispetto di tutte le componenti di questo partito e favorendo una partecipazione attiva dell’organizzazione giovanile ai tavoli del centrosinistra, il Pd ha dato dimostrazione di responsabilità e lungimiranza che oggi, con la sottoscrizione di tutti i Partiti di opposizione al regolamento e al programma, possiamo rivendicare con orgoglio.
La continua e strumentale posizione di alcuni, basata su motivazioni pretestuose e per certi versi contraddittorie, sembra avere come unico scopo quello di ostacolare il percorso democratico intrapreso, sminuendo per giunta l’egregio lavoro svolto da coloro che per mesi hanno lavorato per il raggiungimento di documenti così importanti e condivisi.

Chi ci accusa di voler ingabbiare le primarie e di limitarne la partecipazione, chiede a gran voce di ridurre ad una le giornate di voto, dimostrando non solo un’incoerenza esemplare, ma anche un’inspiegabile avversione ad un maggior coinvolgimento possibile degli elettori.
Da chi si fa promotore del cambiamento e della rottamazione, ci aspetteremmo questioni poste su basi programmatiche, su contenuti politici, soprattutto dopo che è stato più volte invitato ai tavoli del programma.
Ma quando i giorni di voto contano più di un programma, quando gli elettori di centro destra sono più importanti degli elettori di centro sinistra, quando si mantengono deleghe regalate dall’attuale Sindaco, la domanda che ci sorge spontanea è una:
Cui prodest?".

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