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Elezioni Regionali. Vittorio Petrelli si candida al Consiglio

Nella lista Centro democratico per Zingaretti l'ex consigliere comunale Idv prova a correre per un posto alla Pisana. Critiche all'attuale amministrazione comunale guidata da Pietro Tidei

"Riportare la politica a una dimensione umana". È questo uno dei motivi per cui l'ex consigliere comunale Vittorio Petrelli ha deciso di scendere in campo per un posto al Consiglio regionale del Lazio. Non più con il suo partito di origine, l'Idv, al centro degli scandali sui fondi elargiti ai movimenti politici, ma con una lista civica a sostegno del candidato di centrosinistra per la presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Centro democratico per Zingaretti".

Una candidatura la sua, che vuole "restituire dignità a quei partiti e persone che alle elezioni amministrative di maggio hanno sostenuto l'attuale maggioranza guidata da Tidei". Una maggioranza che, denuncia Petrelli, già a dicembre ha "smesso di relazionarsi con tutte le forze politiche che la compongono, estromettendo dalle sue riunioni e decisioni coloro i quali non avevano ottenuto un posto in consiglio". E il riferimento a se stesso e al collega Roberto Bonomi - "senza il quale il centrosinistra non avrebbe mai vinto, perché è lui che ha lottato per la sua unità" - è più che ovvio.

"Ho deciso di candidarmi - spiega - perché tante persone me lo hanno chiesto e perché credo fermamente che sia necessario riportare la politica a una dimensione umana, perché ritorni a essere capace di aiutare le persone a risolvere i problemi. È fondamentale recuperare i valori, esprimere una solidarietà tangibile, riappropriarsi del senso di collettività che si è perso. La giusta dimensione - prosegue il candidato del centrosinistra - si ritrova, innanzitutto, privilegiando la competenza nel governo delle istituzioni. La meritocrazia deve essere un dato di fatto". E tra le prime iniziative da intraprendere se sarà eletto al Consiglio regionale, ha già in mente qualcosa: presentare "una proposta di legge che intende garantire l'obiettivo di assicurare alle aziende regionali, amministratori efficienti e capaci". Ma non solo: niente vitalizi e uno stipendio da condividere con delle associazioni onlus e per la promozione dello sviluppo, "per la formazione di stagisti per l'europrogettazione, per la solidarietà, per sostenere le spese di eventuali ricorsi al Tar di cittadini che debbono difendersi dai soprusi delle loro amministrazioni, rendicontando tutto pubblicamente". Un rendiconto che l'ex consigliere comunale ha già pubblicato da tempo sul suo sito internet www.petrelli.tk.

E proprio sull'europrogettazione Petrelli si lascia andare in considerazioni politiche locali: "Se il Comune non ha partecipato a bandi europei lo si deve alla mancata conoscenza dell'inglese da parte dei dipendenti comunali. Lingua, l'inglese - incalza Petrelli - necessaria per la partecipazione ai bandi".

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