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Fr5, si va verso un protocollo d'intesa ma i disservizi per i pendolari restano

Regione, Trenitalia, Rfi, Osservatorio regionale dei Trasporti si sono incontrati per raggiungere un accordo. Intanto i disagi sulla Fr5 restano. Chiarimenti anche sulle "beghe" tra Comitati

Da una parte la volontà di Regione, Trenitalia, Rfi, Osservatorio Regionale dei Trasporti e comitati pendolari di arrivare alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa di impegni reciproci per migliorare il servizio. Dall'altra i perenni disagi che pendono sulle teste dei pendolari della Fr5 come la spada di Damocle.

E così, se ieri, gli enti interessati si sono riuniti per discutere delle varie problematiche legate al servizio ferroviario (durante l'incontro voluto dall'assessore alla Mobilità e Trasporti Francesco Lollobrigida si è parlato anche della Fr5 con i suoi treni carenti, un orario da rivedere e servizi igienici lungo la tratta da gestire meglio e soprattutto tenere puliti), dall'altra oggi arriva l'ennesima denuncia da parte del responsabile del Comitato pendolari Litoranea Roma Nord sui disservizi del trasporto regionale.

"La nostra linea Fr5 è la più disastrata e con i disservizi maggiori di tutte quelle regionali, dove su tutti i treni Vivalto, anche quello unico nuovo (a proposito chi l'ha più visto?) non funziona nessuna toilette e almeno 3 porte su 10 sono guaste, dove il ritardo minimo medio è 10 minuti, dove il contratto di servizio stipulato tra Fs e Regione Lazio non viene rispettato, anche in termini di quantità dell'offerta. Infatti - spiega Oertel - viaggiano treni a 4 carrozze (di cui 2 a piano ribassato il che significa la metà della capienza prevista e quindi praticamente viaggia un treno a 3 carrozze a doppio piano) anziché 5, e treni a 5 carrozze, dove invece è previsto a 6. Inoltre è stata ulteriormente ridotta l'offerta sulla Fr5, tagliando una coppia di treni con l'introduzione dell'orario estivo, come del resto anche sulle altre tratte regionali, perché al di là degli slogan politici e dell'Assessore regionale alla Mobilità, i servizi regionali sono stati tagliati, con la consapevolezza politica, e poco ci interessa quanto lo stesso assessore afferma nella riduzione degli sprechi, annunciando che è stato ridotto il numero dei componenti del Cda del Cotrale da 12 a 5, se poi vengono mantenuti i privilegi e i vitalizi per tutto il consiglio regionale e assessori, riducendo contemporaneamente i servizi ai cittadini e ai pendolari".

Una situazione ancora più drammatica se si pensa che ormai è iniziato l'anno scolastico nel Lazio e come sottolinea Oertel "il numero dei pendolari è tornato a essere a regime, cioè per la Fr5 di 60 mila pendolari giornalieri, oltre i circa 2 mila croceristi che giornalmente scendono a Civitavecchia e si dirigono a Roma per visitarla, utilizzando il servizio regionale e non quello a loro riservato a partenza unica e a sovrapprezzo".

Sovraffollamento e condizioni di precarietà del servizio per cui il responsabile del Comitato pendolari Litoranea Roma Nord si augura "che mai e poi mai succeda una tragedia annunciata sui treni, perché viaggiare in queste condizioni, dove chi deve vigilare e garantire sulla sicurezza dei pendolari, non fa di fatto nulla, dovrà portare il peso della sua responsabilità, ma soprattutto della sua inefficienza, quando la mancanza d'aria sui treni per il sovraffollamento, non si risolverà solo con il fermo ulteriore del treno in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, prassi ormai mensile sulla Fr5, e dove i paramedici riescono a risolvere il problema, ma purtroppo sarà fatale per qualcuno e si dovrà piangere la sua dipartita anticipata".

E Oertel spende due parole anche in merito alle "beghe" tra Comitati. Da una parte il Gruppo autonomo pendolari, dall'altra il delegato ai pendolari del Comune di Civitavecchia Amedeo Caravani e il rappresentante del Comitato pendolari Litoranea Roma Nord Luigi Crisostomi. Beghe, secondo Oertel "non rispondenti alla realtà". E sottolinea come il Comitato che è stato chiamato a rappresentare "ormai accreditato sia dai pendolari stessi, ma anche da Trenitalia e da Regione Lazio, e presente all'interno dell'Osservatorio Regionale sul Trasporto, non può e non deve essere confuso dalla stampa stessa da pesudo comitati che anziché unirsi a tutti i pendolari nel chiedere il rispetto di un servizio di trasporto almeno civile, perdano tempo a criticare, forse per fini politici o gelosie personali, l'operato di un delegato di un Sindaco sulle problematiche del trasporto o di un membro del Comitato pendolari Litoranea Roma Nord, e per ottenere ciò e avere spazio sulla stampa si mascherano come coordinamento comitato pendolari Fr5 a noi sconosciuto, come anche alle altre istituzioni Fs, Regione Lazio e Osservatorio Regionale dei Trasporti".

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