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Moscherini: "A metà marzo il cantiere di Tvn chiuderà"

Nello stesso luogo il primo cittadino rende pubblici i dati di occupazione del 2011 nel cantiere Enel e le notizie relative al Bosco che dovrebbe essere realizzato ai piedi della centrale

Chiuderà i battenti a metà marzo il cantiere di Tvn. Lo fa sapere il sindaco Gianni Moscherini, dopo l'incontro avvenuto con i massimi vertici dell'azienda Enel Spa, con i sindacati e le imprese locali. "La chiusura doveva esserci già a marzo 2011 invece è slittata di un anno - ha dichiarato il primo cittadino - ma la questione gira su 60 unità lavorative che potrebbero avere delle ripercussioni negative".

E' su questo punto infatti che Moscherini incentra la soluzione: "Per questo ho pensato di convocare Authority, sindacati e imprese per formare un gruppo tecnico, affinché si vadano ad analizzare gli elenchi di disoccupati e cassintegrati dell'Inps, per reintegrare questi lavoratori all'interno delle opere del Porto di Civitavecchia e sul resto territorio come per esempio il cantiere dell'autostrada".

Per quanto riguarda i dati dell'occupazione dell'anno 2011, il primo cittadino fa sapere che nello scorso anno sono stati sottoscritti 218 contratti per circa 70 milioni di euro. 45 milioni di questi sono stati lavori e l'85%, circa 42 milioni di euro, sono stati impiegati per l'imprenditoria locale. "Voglio specificare però - ha sottolineato Moscherini - che ho chiesto informazioni a proposito dei ribassi d'asta, visto che alcune voci mi descrivono come elevati. Per questo - aggiunge - l'Enel mi presenterà una relazione come per la qualificazione delle imprese".

Per la questione del Bosco Enel, Gianni Moscherini fa sapere che presenterà opposizione a proposito dell'ordine dettato dal Ministero per la piantumazione di una macchia verde sotto la centrale: "Nella convenzione - conclude il primo cittadino - Enel si dichiara disponibile a realizzare l'area di verde pubblico previsto originariamente in prossimità della centrale, in altri siti indicati dal Comune senza aggravio di costi e oneri rispetto all'investimento originario. In questo caso l'ex parco serbatoio potrebbe essere utilizzato per altri investimenti industriali e quindi nuova occupazione". Territorio che comprende anche la zona della Frasca.

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