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Protesta pescatori: Moscherini scrive alla Polverini

Moscherini: "La crisi del settore è drammatica, occorre intraprendere misure urgenti prima che sia troppo tardi"

Protesta dei pescatori, il Sindaco Moscherini si rivolge alla Regione. Dopo aver ricevuto gli operatori del settore nei giorni scorsi e aver inviato una missiva al Ministero dello Sviluppo, il primo cittadino, nella giornata di oggi, ha inoltrato una richiesta d’intervento alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e all’Assessore Regionale Angela Birindelli. “Ho deciso di farmi portavoce anche in Regione, per richiedere misure urgenti volte ad uscire dallo stato di crisi che coinvolge il settore della pesca – ha affermato Gianni Moscherini – che a Civitavecchia ha sempre rappresentato una importante ed irrinunciabile branca dell’economia”.

E’ una lettera dettagliata, che descrive in modo preciso la crisi del settore, quella redatta dal Sindaco, che questa mattina ha ascoltato attentamente le istanze e le problematiche esposte dai pescatori civitavecchiesi.

“Sono numerose le questioni che i molti pescatori hanno rappresentato al sottoscritto – si legge nella missiva – in questi giorni in cui la vibrante protesta degli operatori del settore è giunta alla ribalta delle cronache nazionali. La legislazione vigente in merito ed il costo delle materie prime, ad oggi, rendono di fatto proibitiva l’attività stessa della pesca”.

Moscherini afferma inoltre che a detta dei pescatori, il costo del gasolio, giunto ormai a 75/85 centesimi a litro, produce effetti devastanti sugli introiti di chi è costretto a percorrere fino a 20 miglia giornaliere, con un costo che oscilla fra 800 e 1200 euro a uscita. Se a questa somma si aggiunge il costo del personale di circa 400 euro a unità (su un peschereccio di medie dimensioni è necessaria la presenza di 3-4 persone), è facile comprendere che il quadro risulta essere a dir poco devastante.

Altra condizione ostativa per gli operatori del nostro mare è la licenza “a punti”, eccessivamente rigorosa e severa: si pensi che anche un solo esemplare fuori misura, può comportare la decurtazione dei punti sull’autorizzazione e qualora si raggiunga il tetto di n.90 punti, la licenza viene revocata.
“Senza contare – si legge inoltre nella nota del sindaco – che il c.d. fermo biologico, ovvero la sospensione totale dell’attività professionale per un periodo di tempo indeterminato, risulta essere particolarmente gravoso per i bilanci dei pescatori.

I pescatori di Civitavecchia e dell’intera Regione, necessitano quindi di sgravi fiscali e maggiori agevolazioni economico/finanziarie, nonché una revisione generale delle leggi che regolano le modalità di pesca.

“Per i motivi appena esposti – conclude la lettera – sono a richiedere, che vengano intraprese quanto prima misure urgenti al fine di far riemergere dalla crisi questo importante settore produttivo prima che si verifichi una totale paralisi economica”.
 

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