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Il decreto cosiddetto “salva Italia” affossa i Consigli Tributari

Il Consigliere Marino: “Meglio così”

Il Presidente della Commissione Affari Istituzionali, Pasquale Marino (Pdl) comunica che il Provvedimento, attualmente all’esame della commissione, relativo all’istituzione del Consiglio Tributario di Civitavecchia previsto dall’art. 18 della legge 122/2010 sarà archiviato.

“Durante i lavori la Commissione aveva già sollevato dubbi per la difficile  applicabilità e per il reperimento delle figure che dovevano formare il consiglio tributario stesso. Tant’è che solo qualche Comune aveva approvato il Regolamento. Ora il decreto cosiddetto “salva Italia”, attraverso il comma 8 dell’articolo 11, in pratica li ha aboliti prima ancora che venissero attivati. Tali istituti – ricorda ancora il Presidente Marino – erano stati proposti già negli anni ’70 e lasciati nei cassetti, per essere poi riproposti nel 2010 dal ministro Tremonti. Avrebbero dovuto essere lo strumento per una campagna dei Comuni contro l’evasione fiscale, in maniera tale da far “emergere il nero” e fare, come si dice, cassa. A parere generale, tuttavia, questa attività non poteva essere prerogativa dei Sindaci essendoci altri enti come Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e via dicendo, preposti per tale attività. Si sarebbe quindi creata una copia dispendiosa e poco incisiva: in tempo di crisi come quello attuale i doppioni non servono e l’abolizione ha risolto definitivamente il problema togliendo dall’imbarazzo i Comuni, compreso il nostro”.

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