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Civitavecchia-Orte, Marino: "La Regione chiarisca definitivamente la sua posizione"

L'esponente del Pdl e membro del Comitato Civitavecchia-Orte chiede alla Regione Lazio di mettere in chiaro la sua posizione sulla realizzazione della linea ferroviaria, dopo il secco no della Rfi

La Regione Lazio deve dire chiaramente quale è la sua posizione sulla Civitavecchia-Orte. A sottolinearlo è l'esponente del Pdl e membro del Comitato Civitavecchia-Orte Pasquale Marino. Il suo "ultimatum" arriva dopo il secco no della Rfi sulla realizzazione della ferrovia Civitavecchia-Orte, utile per lo scambio delle merci che ogni giorno attraccano al Porto di Civitavecchia.

"Durante il recente convegno “la 2 giorni del mediterraneo” nei vari interventi che ho ascoltato e letto sembrerebbe che non si conoscono i dati certi posti con la conferenza dei servizi che si è svolta a dicembre e durante la quale si è stabilito che l’opera è di importanza strategica e quindi va fatta, la tratta è stata dismessa dalle Ferrovie ed acquisita dalla Regione, il progetto preliminare è già stato presentato ed approvato dalla CDS con uno stanziamento di 445 milioni di euro per realizzare gli 86 km di strada ferrata con ristrutturazione riqualificazione delle 14 stazioni ; 4 la linea sarà destinata sia al trasporto merci che passeggeri". Precisato questo il membro del Comitato Civitavecchia-Orte Marino chiede quindi alla Regione, che possiede la linea ferroviaria in questione di chiarire "definitivamente la sua volontà convocando gli organismi tecnici necessari per avviare la fase realizzativa dell’opera. Non si può più perdere tempo. Se è vero che il porto ha bisogno di poter trasferire agevolmente le sue merci, se è vero che è necessario collegare i due mari per arrivare da Civitavecchia ad Ancona, se è vero che le autostrade del mare vanno collegate alla trasversale che va da Lisbona a Kiev ... Se è vero tutto questo - conclude Marino - non si può perdere altro tempo discutendo sull’utilità o meno della ferrovia. Bisogna passare alla fase esecutiva per creare economia e sviluppo e non deludere più le aspettative dei nostri territori".

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