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Marina, il Tar annulla il provvedimento della Sovrintendenza

L'ex sindaco Moscherini aveva presentato ricorso contro il provvedimento della Sovrintendenza di bloccare i lavori alla Marina. "Una vittoria per la mia amministrazione"

Annullato il provvedimento della Sovrintendenza del 20 aprile 2012 con cui si bloccavano i lavori alla Marina "perché gli spazi non erano chiaramente identificabili". Si parla di quei locali tecnici che dall'opposizione, e non solo da lì, avevano detto essere destinati invece ad ospitare negozi. Questo il motivo per cui a 3 anni dall'inizio dei lavori alla Marina, questa non è stata ancora riaperta al pubblico. Questo il motivo che ha portato la nuova amministrazione a trattare sul tavolo la situazione con la Sovrintendenza raggiungendo l'accordo. E ancora, questo il motivo che ha portato al pagamento di 20 mila euro per sanare l'abuso.

Un provvedimento che secondo il Tar del Lazio ha annullato "ammettendo che l'abuso - spiega l'ex sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini - non c'era. Anzi, con la sua sentenza il Tar ha definito illegittima e persecutoria l'azione dei Beni Culturali". E così con la condanna del Ministero "al pagamento di 6 mila euro più i costi previsti dalla sentenza" si chiude un altro capitolo. Ma Moscherini non ci sta a dividere la vittoria con nessuno. Il sindaco Tidei, infatti, definendo la vittoria annunciata da Moscherini, la "vittoria di Pirro", rivendica per la sua amministrazione il merito di aver riaperto la Marina (taglio del nastro entro il 28 aprile). E riferendosi alla sentenza del Tar, parla di un "pericolosissimo effetto boomerang: se la Sovrintendenza si opporrà alla sentenza potremmo trovarci di nuovo in alto mare". Pensiero condiviso anche dal delegato agli affari legali del Comune, Fabrizio Lungarini. "A questo punto, secondo la sentenza e seguendo la logica Moscheriniana si sarebbero dovute predisporre due nuove istanze alla Sovrintendenza, una ex articolo 146, l'altra ex articolo 167 e attendere almeno un altro anno per vedere l'opera consegnata alla città".

Non è però d'accordo Moscherini: "Non è una vittoria per due, ma solo per la mia amministrazione che ha dimostrato di aver lavorato correttamente e nella legalità. Si tratta invece di una sconfitta per l'opposizione che ha causato un danno alla città". E annuncia che "seppur il Tar del Lazio non quantifica il danno economico al Comune, non vuol dire che non presenterò un esposto alla Corte dei Conti per chiedere il risarcimento dei danni materiali e morali non solo per l'amministrazione ma anche a titolo personale". Risarcimento che Moscherini chiederà a tutti i "protagonisti dello scempio". A cominciare dall'ex sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, al dirigente dell'area urbanistica del Ministero della Sovrintendenza, la dottoressa Galloni e i 2 funzionari che hanno che firmarono l'atto, e tutti quegli esponenti di centrodestra e centrosinistra "che hanno causato il blocco dei lavori".

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