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"Mare Sicuro 2012", presentato il bilancio delle prime tre settimane dell'operazione

Dal 18 giugno gli uomini della Capitaneria costiera di Civitavecchia sono impegnati nell'attività di controllo e sorveglianza lungo gli 83 chilometri di costa compresa tra Montalto e Ladispoli.

Presentato un primo bilancio delle prime tre settimane dell'operazione mare sicuro 2012. Dal 18 giugno gli uomini della Capitaneria costiera di Civitavecchia, sotto la guida del Comandante Pietro Vella, sono impegnati nell'attività di controllo e sorveglianza lungo gli 83 chilometri di costa compresa tra Montalto e Ladispoli, per tutelare l'utenza balneare e diportistica, la cui presenza aumenta di giorno in giorno.

Un'attività che spazia in tanti settori: dai controlli sul demanio marittimo e alle strutture balneari (689 sono i controlli agli stabilimenti e alle concessioni e 6 le notizie di reato per abusiva occupazione demaniale), a quelli effettuati sull'ambiente, alle unità navali e in materia di pesca. Per l'epletamento di questo primo ciclo di verifiche sono stati percorsi circa 1000 km dalle pattuglie a terra, mentre le unità navali sono state impegnate complessivamente per 80 ore di moto, pattugliando un’area estesa 653 miglia nautiche (la stessa distanza che intercorre tra Civitavecchia e Barcellona) ed intervenendo in diverse richieste di assistenza.

Sono 669 i controlli effettuati in materia ambientale (con 6 contestazioni amministrative) che hanno interessato i depuratori, gli impianti di sollevamento, il campionamento e il monitoraggio delle acque di balneazione in sinergia con l'agenzia Arpa, un progetto congiunto con il Laboratorio di Oceanologia sperimentale dell'Università della Tuscia per la caratterizzazione microbiologica del litorale e, Last but not Least, la vigilanza costante e attenta sulle emissioni di fumi originate dalle navi scalanti il porto di Civitavecchia (con 5 comunicazioni alla Procura della Repubblica negli ultimi 2 mesi), per il cui controllo è necessario anche il campionamento dei combustibili presenti a bordo per verificare il rispetto dei parametri europei relativi al basso tenore di zolfo.

Effettuati anche degli accertamenti in mare e in particolar modo su tutto il traffico navale: controlli sul diporto, sul naviglio da pesca e sulle navi di linea e da crociera per un totale di 1206, di cui 259 specifici sul diporto. Vigilanza concreta in termini di prevenzione, ma anche di repressione,  sono 52 infatti le violazioni accertate, di cui una percentuale considerevole riferita al mancato rispetto dei limiti di velocità previsti dall’Ordinanza di sicurezza balneare. E a tal proposito la Capitaneria di Porto ricorda che la fascia 200m dalla costa è riservata ai bagnanti, ma soprattutto navigare nel rispetto di tutte le norme di sicurezza evita di incorrere in pesanti sanzioni, o perfino essere la causa di eventi che potrebbero assumere contorni tragici e comportare danni esiziali. Tra gli accertamenti da segnalare la Capitaneria cita anche l'intervento effettuato all'alba del 9 luglio, che ha portato al sequestro della rete di un Motopesca in attività a strascico sottocosta, a protezione non solo dello sforzo di pesca ma soprattutto della flora e della fauna marina, in una zona, quella a basso fondale, considerata di naturale ripopolamento delle specie.

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