Liquami in mare, si attendono i risultati delle analisi di Arpa Lazio
Collettore in tilt e divieto di balneazione al Pirgo. A breve la convocazione di una conferenza dei servizi per studiare il da farsi
"La situazione ambientale è pesante e il divieto di balneazione nel tratto di mare antistante Civitavecchia resterà in vigore finché i tecnici dell'Arpa Lazio non daranno il cessato allarme inquinamento". Così i tecnici del comune di Civitavecchia che stanno coordinando i lavori di disinquinamento dell'arenile tra la Lega Navale e l'Antemurale, causato dalla fuoriuscita di liquami dal collettore fognario. In attesa dei prelievi dell'Arpa, una ditta incarica dal comune sta aspirando i liquami che si erano riversati sulle spiagge.
Tra l'altro, è stato accertato che le recenti piogge, oltre a mandare in tilt il collettore, hanno causato la rottura della tubazione che costeggia la spiaggia, facendola letteralmente franare e riversando sulla spiaggia, quindi in mare, gli scarichi del quartiere San Liborio. Attualmente, su incarico del sindaco Pietro Tidei, la stessa ditta che sta aspirando i liquami sulla spiaggia, ha cominciato a controllare le condizioni dell'ultimo tratto di tubazione a monte della rottura. Il rischio è che l'impianto fognario, giudicato obsoleto, non sia pi in grado di gestire gli scarichi delle zone alte della città.
Intanto il vicesindaco Enrico Luciani ha annunciato che a giorni si svolgerà una conferenza dei servizi a cui presenzierà anche il capogruppo provinciale Sel Gino De Paolis "che negli anni precedenti ha più denunciato la precaria condizione delle condotte idriche e dei depuratori della città", per non parlare poi dell'intero sistema fognario e idrico. Troppo obsoleto per continuare a servire una città in crescita. Soprattutto in assenza di manutenzione.