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Civitavecchia Civitavecchia / Viale Giuseppe Garibaldi

Marina, Giro (Pdl): "Arduo sostenere l'assenza dei vincoli"

L'ex sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro dubita dell'inesistenza di vincoli annunciata dall'amministrazione Tidei, sulla Marina. "Ciò si evince dai Piani paesistici e dal PTPR"

"Arduo sostenere l'assenza dei vincoli in quella zona del litorale romano". Tema "caldo" è la Marina e l'annunciata ripresa dei lavori da parte del sindaco Pietro Tidei per la prossima settimana al massimo. A diffidare dell'inesistenza di vincoli è l'ex sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro.

"Non vorrei deludere le aspettative della nuova amministrazione comunale di Civitavecchia ma la realtà obiettiva delle norme che regolano l'assetto paesaggistico dei nostri territori non cambiano con il mutare del colore politico delle amministrazioni locali. Non posso immaginare che i vincoli alla Marina non ci siano - dichiara Giro - se così fosse dovrei condividere le proteste dell'ex sindaco Moscherini, anche se devo aggiungere che l'assunto del sindaco Tidei che si fonda sul contenuto di alcune delibere degli anni '70 approvate dal Comune che chi amministra la città dovrebbe comunque conoscere".

Per quanto riguarda poi il ricorso al Tar presentato dalla precedente amministrazione "qualora avesse un esito favorevole per il Comune, non può che rigettare la palla alla Soprintendenza che dovrà accogliere la richiesta avanzata dal Comune ed esprimere il suo parere definitivo all'interno della procedura di compatibilità paesaggistica che, ricordo anche questo, viene promossa per sanare un abuso che evidentemente esiste se il Comune stesso richiede di sanarlo. Altrimenti non ci sarebbe nessuna procedura di compatibilità paesaggistica e neppure un contenzioso di fronte al Tar che riguarda proprio il merito di questa procedura e non il blocco del cantiere".

L'unica nota positiva, in una vicenda che come ricorda l'ex sottosegretario, si trascina ormai da due anni, è l'annuncio del sindaco Tidei "di voler tombare dei locali tecnici e creare una aiola verde davanti alla testata lungo il mare. Se fosse così verrebbero accolte in toto le prescrizioni della Soprintendenza e si giungerebbe alla conclusione di un contenzioso incomprensibile e dannoso per la città di Civitavecchia al quale io non ho contribuito minimamente avendo solo difeso l'onorabilità e la credibilità del lavoro profuso dai funzionari del Ministero che hanno agito in piena, totale, assoluta autonomia, applicando solo lo spirito e la sostanza delle leggi che un paese civile ha il dovere di rispettare e far rispettare fino in fondo".

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