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Civitavecchia. SePort, "Chiedere spiegazioni è lecito e non significa screditare qualcuno"

Pare siano terminate le incompresioni per quanto riguarda la questione tra SePort Srl e Giovani Democratici. Giannini: "Non è mia intenzione acuire alcuna tensione, né strumentalizzare la questione"

Apprendo, con sollievo, che per quanto riguarda la situazione lavorativa dei dipendenti della S.E.Port ed il loro contratto di solidarietà, si sia trattato solamente di atti che, cito testualmente, “hanno subito inizialmente ritardi per disguidi tecnici imprevisti”.
Chiedere spiegazioni è lecito e non significa screditare qualcuno.
Sebbene io mi chieda come sia possibile che questi disguidi tecnici imprevisti ed iniziali siano ancora, a distanza di quasi un anno, da sanare, spero e confido nella Dirigenza affinchè tutto venga regolarizzato e, dunque, i lavoratori siano tutelati.
Trovo comunque curioso che, fino ad Aprile, un contratto di solidarietà venga applicato nonostante la presenza di vizi formali dichiarati dalla Società stessa per mezzo stampa. Sollecitiamo quindi un chiarimento con il Ministero, il quale, secondo formali notizie giunte al Sindacato Ugl, conferma l’assenza della richiesta del suddetto contratto peraltro già scaduto, e speriamo inoltre che questo “ginepraio” in cui il Cda in questione sarebbe rimasto impigliato per quasi un anno, non comporti ostacoli alla garanzia lavorativa per tutti i dipendenti.
Aggiungo inoltre che non è mia intenzione acuire alcuna tensione, né strumentalizzare la questione.
Viceversa ritengo sia doveroso valutare e, se necessario, prendere provvedimenti prima che eventuali errori ricadano sulle spalle e sulle tasche dei lavoratori, quando sarà ormai troppo tardi per porvi rimedio.

Stefano Giannini - Segretario Giovani Democratici

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