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Pendolari, l'odissea sulla Fr5 continua

Nuovi disagi per i viaggiatori della Litoranea Roma Nord causati da nuove soppressioni e posticipazioni d'orario. "D'estate non si devono tengono in considerazione i lavoratori"

Niente pace per i pendolari della Fr5. Una fermata da ripristinare (venerdì dovrebbe essere il fatidico giorno), una coppia di treni svaniti nel nulla (a parte le spiegazioni dell’operatrice call center “è entrato in vigore il nuovo orario estivo” nessun commento dai vertici di Fs) e ora la posticipazione della partenza di un treno. Esattamente il regionale in partenza da Roma Termini alle 16.59 e diretto a Grosseto. “L’unico – a detta dei pendolari – che arrivava in orario”. Causa? Le vacanze estive che lasciano a casa molti studenti (anche civitavecchiesi) che possono dire addio ai libri di scuola almeno per tre mesi.
 

“Quei cinque minuti – spiegano i viaggiatori della Fr5 – causano 30 minuti di ritardo per le numerose fermate dovute alle coincidenze con altri treni in transito. Cosa mai accaduta prima”. E ci si chiede. Perché si agevolano gli studenti “che certo non si alzano alle 5 del mattino per raggiungere Roma e come al solito non si devono tenere in considerazione i lavoratori che anche d’estate lavorano?”. E sul web le risposte sarcastiche e ormai contenenti rassegnazione fanno presto a susseguirsi l’una all’altra. Pronosticando anche il peggio. Ancora treni soppressi. Questa volta secondo i viaggiatori potrebbe toccare a quello delle 17.12 da Termini. Regionale che potrebbe svanire “in quanto il treno per Grosseto – spiega la viaggiatrice della Fr5 – per poco si sovrappone. Ed ecco che anche un altro treno svanirà nel nulla in nome del risparmio invocato da Moretti. Tanto lui e gli altri viaggiano in macchina”. E a pensare che la chiusura delle scuole sia “solo una scusa” è un’altra pendolare della Fr5: “Durante il periodo estivo Trenitalia riduce il personale e le corse ne risentono – cerca di dare una spiegazione – provano a mettere una “pezza” spacciandolo per nuovo orario estivo ma sono tutte cavolate. Se imparassero a gestire bene i soldi, non sarebbero costretti a ridurre il personale e a farci viaggiare peggio di come già accade”.

E intanto, a proposito di disagi e viaggi della speranza, anche ieri i pendolari della Fr5 hanno dovuto sfidare ritardi e sovraffollamenti per raggiungere la Capitale. “Il treno delle 7.52 è arrivato puntuale alla stazione di Maccarese. Peccato fosse pieno e molte persone hanno fatto fatica a salire”. Più in là, il capostazione “si gusta lo spettacolo fino a quando un pendolare gli chiede che treno fosse. E lui risponde che si tratta del treno delle 7.52”. Ma la conversazione non termina qui. Il pendolare chiede se per caso fosse “saltato il treno prima”. Risposta affermativa. Ma non è tutto. Sarebbe arrivato cinque minuti dopo la partenza del treno già stracarico di gente. “Tutto ciò mentre la maggior parte delle persone si accalcava sul treno per salire e questo partiva. Commento: non sarebbe stato utile e cortese avvisare i passeggeri del treno in arrivo, che tra l’altro ho preso ed era vuoto?”.

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