rotate-mobile
Civitavecchia Civitavecchia

Civitavecchia: Tidei resta deputato e scoppia la polemica con Mario Adinolfi

Piero Tidei, neo sindaco di Civitavecchia, ancora non ha rassegnato le dimissioni da deputato, lo farà nei termini di legge. Sul web il blogger Mario Adinolfi chiede le dimissioni immediate, sarebbe lui a subentrare in Parlamento

Sembrano quasi un film giallo i primi giorni da sindaco di Civitavecchia di Piero Tidei, parlamentare del Partito Democratico, già in passato primo cittadino: prima la macchina incendiata il giorno della vittoria, alcuni faldoni fatti sparire dal palazzo del Comune su alcuni camion e le uova tirate sul suo comitato elettorale e ora la polemica "nazionale" sulle sue mancate dimissioni da deputato.

Ma torniamo di qualche giorno indietro a mercoledì: Tidei avrebbe dovuto presentare le dimissioni da parlamentare in giornata, ma all'atto di presentarle è stato indotto a rinunciare temporaneamente alle dimissioni in virtù di alcune problematiche che affliggono la città di Civitavecchia e che dovrebbero proprio dover trovare una soluzione politica in parlamento e con il Governo.

La chiusura del tribunale e la possibile collocazione di una discarica sono stati i due detterrenti che ufficialmente hanno indotto il sindaco Tidei a rimandare le dimissioni per poter seguire da vicino le questioni e tutelare ora la sua città. Queste le motivazioni ufficiali, ovviamente fanno sapere dall'entourage di Tidei le dimissioni sono solo per così dire "rimandate" e verranno presentate entro i termini di legge, anche perché le cariche di deputato e sindaco sono incompatibili tra loro.

Chi proprio non l'ha presa bene delle dimissioni rimandate è stato il blogger Mario Adinolfi che diventerebbe deputato nel caso di dimissioni di Tidei essendo il primo dei non eletti nella circoscrizione Lazio 1 e i maligni nel e fuori dal PD dicono che le dimissioni siano state rimandate proprio per rinviare l'ingresso di Adinolfi in Parlamento in quanto inviso ai più nel partito di Bersani.

Essendo un blogger con il suo seguito di fan notevoli sono bastati alcuni post su Twitter per far innalzare la polemica e chiedere l'immediato rispetto delle leggi: "Ho criticato duramente i vertici del Pd, so di non essere nel loro cuore. Ma la farsa delle mancate dimissioni di Tidei è uno strappo sulle regole che il Pd non può permettersi".

"Non giriamo intorno alla questione: non sono gradito a largo del Nazareno, è cosa arcinota - specifica Adinolfi - Viene messo in campo un espediente, con un grave rischio di credibilità per il Pd. Io posso fare tranquillamente a meno di qualche mese da deputato. Il Pd non può fare a meno di imporre il rispetto della legalità e, come dichiarato esplicitamente dallo stesso Tidei in campagna elettorale, l'incompatibilità scatta al momento dell'elezione a sindaco: deve dimettersi non per me, ma per ossequio alle norme e a quella Corte costituzionale che ha confermato con recente sentenza tale incompatibiltà, su cui il Pd ha sempre mantenuto una linea rigida verso casi analoghi di altri partiti, avendo peraltro l'incompatibilità anche nel proprio statuto. Aspetto una dichiarazione autorevole dei vertici del partito, per ristabilire l'ordine in questa brutta faccenda. Io sono sereno, non muoio dalla voglia di fare qualche mese di Transatlantico. Ma non considero tollerabile che proprio il Pd, per consumare una piccola vendetta e una ritorsione personale, mandi al macero il rispetto delle regole".

La questione è presto rimbalzata sulle testate nazionali, radio e Tv e il neo sindaco non ha avuto dubbi si dimetterà quando sarà lui a deciderlo e non Mario Adinolfi: "Non ho mai dichiarato che non mi dimetto più ma dico che mi dimetto, perchè obbligato per legge a farlo, nei tempi e nei modi che scelgo io, di sicuro non secondo quanto dice Adinolfi, che ancor prima del mio insediamento in comune sul suo blog già invocava le mie dimissioni".

Mario Adinolfi non ha mancato di essere pesante con il neo-sindaco accusandolo di essere uno di quelli che come dire campa di politica: "Credevo che a Tidei bastassero il vitalizio per le legislature da parlamentare e lo stipendio da sindaco. No. L'ingordigia di questi professionisti della poltrona è senza fondo. Il Pd tace ed è l'elemento più triste della vicenda. Cosa dicono l'aspirante sindaco Zingaretti, Gasbarra, Bersani? Come vado dicendo da tempo al partito che ho contribuito a fondare, non capiscono cosa sta accadendo: così il Pd pensa di rispondere al discredito popolare? Con i deputati che si vantano di campare da 42 anni di politica imbullonati alla doppia poltrona? Bravi".

Zingaretti da parte sua si è detto certo delle dimissioni e altri inviti a rassegnarle il prima possibile sono arrivati anche da altri colleghi parlamentari e dall'assessore provinciale Patrizia Prestipino. Intanto Tidei ha comunicato che nel tempo tecnico che intercorrerà fino alle sue dimissioni non percepirà l'emulamento da sindaco e cercherà contatti immediati con il Ministro Clini per scongiurare l'apertura della discarica di Santa Lucia per il post Malagrotta e non penalizzare Civitavecchia nella riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie.

Tidei al momento non rilascia ulteriori dichiarazioni sull'argomento ed è totalmente impegnato per risolvere il nodo del bilancio per cui c'è il serio rischio della necessità di sancire il dissesto finanziario del Comune.
 

 

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Civitavecchia: Tidei resta deputato e scoppia la polemica con Mario Adinolfi

RomaToday è in caricamento