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Civitavecchia. “Tidei rilancia le Terme?Ci spieghi prima alcune questioni”

Il consigliere comunale del Gruppo Misto Luigi Di Marco commenta l'intenzione del deputato del PD di puntare sullo sviluppo del complesso termale in caso di elezione a Sindaco

“Far gestire all'Onorevole Pietro Tidei il rilancio del comparto termale sarebbe come mettere una volpe a guardia del pollaio”. Così il consigliere comunale del Gruppo Misto Luigi Di Marco ironizza sull'annunciata intenzione del deputato del PD di puntare sullo sviluppo del complesso termale in caso di elezione a Sindaco. “Non posso che augurarmi che una simile affermazione sia solo uno scherzo di cattivo gusto – afferma - visto che la città da anni aspetta di sapere chi è il vero responsabile del mancato decollo del settore, del disastro combinato con i sondaggi effettuati per i pozzi di captazione alla fine degli anni '90, delle procedure arrangiate e fumose che hanno portato alla nascita di un ecomostro, anziché di un impianto che doveva essere il fiore all'occhiello dell'intero territorio, oltre che un traino per lo sviluppo e l'occupazione. Così come vorrebbe sapere – prosegue – le strane circostanze che hanno fatto sorgere l’ultradecennale contenzioso giudiziario che ha di fatto impedito finora qualunque iniziativa sul comparto e che solo questa Amministrazione ha avuto le capacità di chiudere definitivamente, cosa per la quale l'Onorevole si è mostrato, chissà perché, particolarmente indispettito. Siamo più che certi che Tidei – continua Di Marco - abbia molte cose da dire sulle Terme, ma non siamo altrettanto sicuri che abbia interesse a dirle. Altrimenti dovrebbe farci sapere quali legami abbia avuto in passato una certa società Punicum srl, a lui ben nota, con il fallimento pilotato di una società del Gruppo Terme Taurine - Mastrofini, proprio mentre altri personaggi a lui ben noti, durante il suo settennato da primo cittadino, si assicuravano immobili e terreni provenienti dal medesimo fallimento (dichiarato a catena per tutte le società del gruppo in circostanze assai curiose) a prezzi a dir poco “stracciati”, come la stessa Procura di Roma rilevò in una relazione fatta sull'intera vicenda. Sarebbe inoltre da spiegare – dichiara - come faccia chi come lui si è detto pubblicamente scontento della sentenza che finalmente riconosce la titolarità del Comune sulle aree coinvolte nel fallimento (sebbene rivesta una carica che imporrebbe una certa propensione verso la valorizzazione della cosa pubblica) a proporsi come promotore dello sviluppo del comparto termale. Sono certo che Civitavecchia – conclude - sia consapevole che da un'eventuale elezione di Pietro Tidei sarebbe solo il diretto interessato a trarre giovamento, proprio come in passato, e non certo il nostro territorio, già sfruttato e illuso, che al posto di un impianto termale si è ritrovato per le mani una causa pluriennale e che ha persino visto morire Michael Jackson, senza aver avuto più notizie del suo parco”.

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