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Fumi in porto, il consigliere Di Gennaro dice basta

"I cittadini pretendono un cielo limpido, un suolo ed un'acqua non contaminati. Invece di rilevazioni settimanali una tantum, vogliono affidabili sistemi di rilevazione dell'inquinamento, gestiti da pubbliche istituzioni, che li informino in tempo reale della situazione"

Ancora occhi e dita puntati sui fumi delle navi in porto. E ancora una volta a dire basta è il consigliere della lista Tidei, Marco Di Gennaro.

"Bastava guardare  stamattina  il vergognoso colorito giallo-rossastro del nostro cielo sul porto e per chilometri verso sud per rendersi conto di quale sia il valore dei dati rilevati  una volta  la settimana da una centralina posta su una nave della Costa crociere. Se, poi, qualcuno ci vuol far sapere che possiamo morire di inquinamento tranquilli a ragione di quei dati, non ci stiamo. Invece di dati contraddetti giornalmente dalle infernali fumate che avvelenano la nostra aria, i cittadini pretendono  un cielo limpido, un suolo ed un'acqua non contaminati. Invece di rilevazioni settimanali una tantum, vogliono  affidabili sistemi di rilevazione dell'inquinamento, gestiti da pubbliche istituzioni, che li informino in tempo reale della situazione . Vogliono sapere quali e quanti controlli sulla qualità del combustibile delle navi sono stati fatti e quali sono i risultati. Vogliono sapere quante e quali sanzioni sono state erogate a carico dei responsabili di quelle  fumate nero-rossastre che , come ebbe  a dire un esponente della capitaneria di porto,  basta il colore per capire che si sta inquinando”.

E il consigliere di maggioranza vuole sapere "se  ed in caso quali accordi sono stati presi con gli armatori per ridurre al minimo l'inquinamento da fumi e se tali accordi sono rispettati.  Il dato di un tendenziale miglioramento della qualità dell’aria nei porti , soprattutto per le modalità della sua rilevazione, non può essere certo un punto di arrivo .Considerato quello che visivamente constatiamo ogni giorno, quel dato ci suscita inquietanti interrogativi sul passato e sugli effetti che quel livello di inquinamento determinerà  e deve essere di stimolo perché, nel presente, le istituzioni competenti svolgano il loro ruolo di controllo e di sanzione nel solo ed esclusivo interesse della collettività  ed in primis a tutela della salute e dell’ambiente". 

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