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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Pd perde il suo segretario, De Felici rassegna le dimissioni

La decisione è arrivata sabato sera durante il direttivo del movimento politico locale: "Serve una guida che si occupi al 100% del partito per ricostruire un rapporto con i cittadini"

Quel doppio incarico (da un lato segretario del Partito democratico e dall'altro capo di gabinetto del sindaco  Tidei) non gli permettono di svoglere a pieno il suo ruolo di segretario locale del Pd. E così, Patrizio De Felici, ha deciso di rinunciare a questo incarico. "Ci vuole una persona che si occupi al 100% del partito così da catturare nuovi elettori e simpatizzanti". Da capire però se la decisione possa essere attribuita a De Felici (che presa consapevolezza della difficoltà del doppio incarico ha deciso di alzare la bandiera bianca) o dei membri del partito stesso (visto il risultato assai magro delle tornate elettorali appena trascorse). Fatto sta che al momento i democrat sono senza una guida e spetterà alla dirigenza decidere se nominare un segretario temporaneo in attesa del congresso locale (che si svolgerà in contemporanea a quello nazionale, di cui ancora però non si conosce la data), oppure commissariare il partito fino a quell'appuntamento.

Intanto, quello che è emerso da una sommaria analisi del voto è che il Partito democratico deve fare di più. I democrat forse si sono adagiati sugli allori a causa della certezza di vedere, dopo la tornata elettorale, una propria rappresentante in Parlamento (Marietta Tidei) e così "non hanno catturato nuovo elettorato - come spiega lo stesso De Felici - facendo riferimento solo ai propri iscritti e simpatizzanti". Ma a punire il Pd c'ha pensato anche l'assenza di un candidato regionale locale: "Avremmo sicuramente conquistato il 3% ma questo non sarebbe stato sufficiente a ottenere un posto all'interno del consiglio regionale. Motivo per cui - ha dichiarato De Felici - abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Leodori e Vincenzi, rappresentanti del Partito e che sicuramente si occuperanno anche del nostro comprensorio". Peccato però, come lui stesso ammette, "che non siamo riusciti a spiegarlo agli elettori". Colpa anche dell'attenzione mostrata dall'amministrazione comunale "per i bisogni dei cittadini, anziché che sui loro desideri".

"Dobbiamo stare attenti nella scelta dei candidati - ha aggiunto - perché come abbiamo visto, in Parlamento hanno vinto i grillini che già non stanno mantenendo fede agli impegni che hanno assunto nei confronti del loro elettorato; mentre in Regione Nicola Zingaretti ha ottenuto i consensi necessari a fargli conquistare la presidenza". E conclude: "Rinunciare alla segreteria del Partito è anche segno di non attaccamento alle poltrone".

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