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Consiglio comunale sulle casette di legno. "Molto rumore per nulla"

Consiglio comunale indetto dall'opposizione sulle casette di legno sospeso. Niente si è chiarito, anzi, molta confusione su tutta la vicenda, soprattutto dopo l'uscita di scena della maggiornanza dall'aula consigliare

Il consiglio comunale di questa mattina sull'assegnazione delle casette di legno a San Liborio, si è concluso come un'assemblea della sola opposizione. Dopo il cappello iniziale del sindaco Giovanni Moscherini, durato circa un'ora, la maggioranza ha lasciato l'aula consigliare con l'eccezione dei consiglieri Francesco Cappellani, Luigi Di Marco Gianfranco Iacomelli e  Mario Fiorentini. Mancando così il numero legale dei consiglieri, la seduta è stata sospesa. Nel corso della digressione del primo cittadino si è scatenata quella che l'assessore Gino Vinaccia in una nota ha definito una vera e propria "guerra tra poveri generata dalla sinistra che specula sui bisogni della comunità". L'assessore alla Cultura infatti dichiara "sono convinto che si è trattato di un Consiglio comunale sbagliato per una serie di motivi. Intanto, perché ci troviamo in pendenza di un procedimento giudiziario e quindi chi lo ha ideato o dimostra di non avere fiducia nell’operato della magistratura o peggio ancora tenta di influenzarne il giudizio. Sbagliato nella forma - sottolinea Vinaccia - perché per chiedere chiarimenti in ordine a questioni politiche e/o amministrative ci si rivolge al Sindaco e/o all’Amministrazione Comunale con lo strumento della mozione o dell’interrogazione, così come previsto dalle norme vigenti. Sbagliato nella sostanza, perché dimostra che la richiesta di questo consiglio comunale nasce non già dal proposito di affrontare e di confrontarsi sul tema dell’emergenza abitativa, ma dalla volontà della sinistra di aizzare lo scontro sociale". Inoltre Gino Vinaccia si rivolge al consigliere Mirko Mecozzi dell'Udc: "Sulle dichiarazioni fatte in apertura dal consigliere Mirko Mecozzi, debbo dire che lo stesso ha espresso una posizione personale, che non condivido, disconosco, e dalla quale prendo le dovute distanze, non rappresentando la posizione autentica del Partito così come espressa dal Segretario Provinciale, dottor Pier Luca Dionisi, nell’incontro che si è svolto presso la sezione locale nella giornata di ieri ed alla quale lo stesso Mecozzi non ha inteso partecipare".

Questo perché il capogruppo dell'Udc Mirko Mecozzi durante la seduta di questa mattina è intervenuto indirizzando le sue parole di rammarico proprio all'assessore alla Cultura, in riferimento al passato consiglio comunale sull'argomento delle mense scolastiche, indetto proprio dal consigliere dell'Udc, in cui a Mecozzi non è stata data l'opportunità di parlare. Ma alla dichiarazione di Gino Vinaccia, sul fatto di prendere le distanze dalle affermazioni di Mecozzi, il consigliere dell'opposizione non tarda a rispondere: "Per il caso ‘Casette di legno’ la posizione del Gruppo dell’Udc è stata concordata per settimane con tutti gli amici del Partito. Purtroppo alle riunioni settimanali, Vinaccia è assente ingiustificato da anni e quindi non può sapere cosa si dice e si stabilisce. Proprio per questo - prosegue Mecozzi - anche le sue iniziative amministrative, come le mense, risultano del tutto estemporanee ed in contrasto con la stessa linea politica del Partito, creando – come evidente – notevole imbarazzo a tutti. Per le Casette quindi la posizione personale sarà probabilmente quella di Vinaccia. Spero a questo punto - conclude - che il Segretario dia esecuzione alle norme che regolano la vita interna del Partito, richiamando Vinaccia al rispetto della linea politica e di tutti gli iscritti all’Udc. È fin troppo evidente – che in base alle regole di convivenza dell’Udc – perdurando lo stato dei fatti occorrerà iniziare a considerare Vinaccia fuori dal Partito".

Molti altri interventi per descrivere il disordine della seduta comunale di questa mattina, tra cui anche lo stesso Presidente del Consiglio Francesco Cappellani: "Il Consiglio Comunale di questa mattina che verteva su un argomento importante e delicato non ha potuto essere svolto secondo i crismi della regolarità e della normalità. Chi si è preoccupato più dell’aspetto della clamorosità volendo fare un processo di piazza ad un provvedimento di carattere amministrativo, ha di fatto trasformato il Consiglio Comunale - aggiunge Cappellani - in una bagarre sconclusionata dove hanno prevalso gli insulti ingiustificati ed irresponsabili di un gruppo organizzato che aveva l’unico scopo non di avere chiarimenti ma di arrivare a determinare uno stato di confusione generale. Come Presidente sono rammaricato di alcune forze politiche senza alcuna rispetto nei riguardi del Consiglio Comunale, abbiano favorito lo svolgimento di una situazione di questo tipo e nella veste di Presidente mi adopererò affinché ciò non accada mai più individuando tutte le procedure amministrative e di legge che consentano al massimo consesso cittadino di lavorare secondo logica e correttezza. Di quanto accaduto questa mattina rimetterò nota alla Prefettura".

Di fatto quindi un gran numero di visioni diverse della faccenda che invece di far chiarezza hanno innalzato i toni della confusione. Infatti l'Italia dei Valori decide di andare oltre la vicenda delle casette: "Lasciando da parte i commenti sulla questione dell’assegnazione delle casette di legno, su quello che si è visto oggi all’Aula Pucci  e sull’epilogo del Consiglio stesso  per amore del “bene comune”,  accogliamo l’invito del Sindaco di guardare oltre alla questione dell’assegnazione degli alloggi e a concentrarci tutti sull’emergenza abitativa che colpisce ancora numerosi nuclei familiari". Cosa che invece richiedono è: "Domandiamo al primo cittadino, ed a cascata all’Assessore Nunzi, se la soluzione dell’Accordo di questi giorni con l’Ater,   abbia le gambe per raggiungere gli obiettivi sperati. Le lacune sono sotto gli occhi di tutti. Il comune - proseguono - in cambio della proprietà dei 10 ettari in località Torre d’Orlando dovrà reperire, per la permuta, aree per consentire l’edilizia pubblica  in altre parti del territorio cui provvederà direttamente l’Ater con le sue risorse che ammontano a circa 23 milioni di euro. Aree di cui al momento il Comune non dispone e  mancanti dell’adeguata destinazione urbanistica". Non sulla stessa lunghezza d'onda Valentina Di Gennaro di Prc: "Per l'ennesima volta il Sindaco e la sua maggioranza disertano il consiglio comunale sulla questione delle casette di legno lasciando senza risposta e senza confronto tutta la città. Nonostante l'indagine in corso, tutta l'opposizione e non solo - dichiara Di Gennaro - a chiedere chiarezza, questo Sindaco risponde con la solita arroganza sottraendosi al più sacrosanto dibattito democratico. Le sue dimissioni a questo punto diventano una questione dirimente per il futuro della nostra città". Anche Futuro e Libertà si sdegna del comportamento di Moscherini e della maggioranza che hanno abbandonato il consiglio: "È la seconda volta che si evita di discutere di cose serie. Prima la questione delle mense scolastiche ora le casette. Questo non è voler bene alla città. Non è certo segno di democrazia abbandonare un consiglio in questo modo. Per questo - concludono - pur diventando ormai monotoni, crediamo che, essendo la democrazia un valore, sia il caso che il Sindaco si dimetta".

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