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Emergenza maltempo, la parola ai civitavecchiesi

Tra critiche e ringraziamenti i cittadini della città portuale commentano quanto accaduto domenica mattina in città. Numerosi i disagi e i danni, ma ricordano anche di ringraziare l'assessore all'Ambiente per la pulizia dei fossi

Civitavecchia ha superato egregiamente l'emergenza maltempo. Questo era stato ieri il commento del sindaco Pietro Tidei durante la conta dei danni. Circa 2 milioni di euro per rimettere tutto apposto.

Ma il malcontento tra i civitavecchiesi non può certo mancare. A cominciare dagli operatori del mercato che ieri si sono ritrovati a lottare per un posto al coperto. Parte della tensostruttura è crollata sotto il peso dell'acqua e così ha lasciato nel tendone un grosso squarcio. E come ci si poteva aspettare nessuno ieri voleva lavorare con la testa sotto il cielo. Tanto che, se da una parte l'assessore ai Lavori Pubblici Mirko Mecozzi ha assicurato che a breve i danni verranno riparati (è colpa della mancata manutenzione di questi anni se domenica si è arrivati a ciò, ha spiegato), dall'altro gli operatori chiedono la ridisegnazione delle strisce così da garantire un posto sotto il tendone a tutti. Evitando litigi.

Bomba d'acqua a Civitavecchia: le foto

Ci sono poi stati i problemi legati alla telefonia mobile. Wind. Migliaia di utenti sono rimasti al "buio" più completo. Per non parlare poi di quelle mattonelle saltate alla Marina - "Un lavoro che paghiamo tre volte, è incredibile", hanno sbottato i civitavecchiesi - e quelle case e uffici e scuole allagate che hanno creato non pochi problemi. Un fenomeno, la pioggia torrenziale e distruttrice che "spesso si amplifica - cercano di spiegare su Facebook - quando si costruisce, si cementifica, si asflata e ci si dimentica che l'acqua da qualche parte deve defluire. Se non si prevedono sistemi di raccolta delle acque meteoriche e reflue, caditoie adeguate, manutenzione dei fossi, pulizia dei tombini, purtroppo si va incontro a questi spiacevoli eventi".

Ma tra le polemiche, i civitavecchiesi non dimenticano nemmeno di "dare a Cesare quel che è di Cesare". E così un grazie sincero e meritato lo rivolgono all'assessore all'Ambiente Roberta Galletta che "fortunatamente aveva già preso precauzioni per la pulizia dei fossi e dei tombini". Solo così forse si è evitato il peggio. "Ma il problema è annoso - continuano a spiegare - se non cambiamo mentalità in materia di rispetto dell'ambiente e delle regole ci troveremo sempre in emergenza". Ma un po' di ottimismo, in una situazione del genere, comunque, non guasta.

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