“35 lavoratori della Rsa Calamatta sono stati licenziati ed il Pd che dice? L’opposizione tutta dov’è?”. E’ questa la critica mossa dal consigliere comunale del Pdl Annita Cecchi, in merito alla situazione lavorativa dei dipendenti della struttura sanitaria che hanno ricevuto in questi giorni le lettere di cessato rapporto lavorativo. “Leggo di interventi sul blocco dei tributi per gli indigenti, di misure in favore dei più bisognosi, ma mi chiedo se al Pd e all’opposizione è giunta voce sulla situazione del Calamatta. Come mai nessuno di loro si pronuncia? Non si tratta di una vicenda che richiederebbe la coesione di tutte le forze politiche? Soprattutto – afferma la Cecchi - in difesa del lavoro e dell’occupazione di chi, operando con merito e professionalità per dieci anni all’interno di una clinica, ora si trova addirittura a dover valutare la possibilità di accettare un lavoro di natura precaria. Dove sono quindi i paladini della giustizia sociale? Il Pd, da sempre ribelle verso le ingiustizie nei confronti dei lavoratori, non ha proprio nessuno che desidera gridare allo scandalo? La battaglia su questa vicenda ritengo che debba essere costante – sostiene – soprattutto per i pazienti che devono beneficiare di quella continuità terapeutica che rischierebbe di andare perduta con l’avvicendamento dei soggetti in campo. Possibile che tra la folla della Pucci che ha applaudito Rosy Bindi, tra l’altro ex ministro della Sanità, non c’è nessuno che grida contro la Asl? Queste vicende – conclude – personalmente non fanno altro che confermarmi le impressioni di come il Pd e l’opposizione ormai sono soltanto vittime del loro stesso modo di fare politica, con battaglie a piacere e miopia spassionata e di convenienza”.